Calabria Verde: il vile silenzio dei Sebi Romeo, dei Giudiceandrea e di tutto il cucuzzaro

Gli arresti di questa mattina dei vertici di Calabria Verde sono solo un primo tassello del puzzle che compone tutto lo schifo che regna sovrano in Regione Calabria.

Certo, per il momento siamo ai soli colletti bianchi, manca ancora il livello politico. Ma se il buongiorno si vede da questa mattina, presto sapremo chi ci sta dietro. Che per noi non è difficile indovinare. Lo abbiamo scritto: tutto il PD al completo.

L’operazione di questa mattina condotta dalla DDA restituisce bene il senso, per chi vuole vedere, di ciò che per mesi, nella solitudine totale, come giornale abbiamo raccontato. Basta digitare “Calabria Verde” sul “Trova” del nostro sito per capire che vi abbiamo già raccontato tutto. Ogni imbroglio, ogni intrallazzo. Con tanto di nomi e cognomi. Ricevendo per questo querele e minacce.

A cominciare dalla politica. Che invece di verificare se quello che dicevamo era vero oppure no, magari avviando una indagine interna, ha preferito far finta di niente ed ignorarci, come fa sempre. Hanno capito che quello che scriviamo è vero. E oggi non lo possono dire perché altrimenti ci darebbero “importanza”. Ma noi non scriviamo per questo. Non certo per avere il loro riconoscimento.

Mauro D'Acri e Palla Palla
Mauro D’Acri e Palla Palla


Scriviamo perché siamo stanchi di questo continuo ladrocinio. Siamo stanchi di questa mala politica che in pubblico si presenta in giacca e cravatta e la notte gira col passamontagna. Una banda di ladroni. Nessuno escluso.

Tutti sapevano quello che succedeva a Calabria Verde. Tutti sapevano che i soldi venivano “stornati” per pagare stipendioni a gente che in ufficio o sul cantiere non c’è mai andata. Autisti che guadagnano più di 3000 euro puliti al mese. Straordinario e missioni a chiacchiere e lautamente pagate. Rimborsi per ogni cosa a più non posso. Un vero e proprio bancomat della politica per costruire solide clientele che come sappiamo si trasformano in pacchetti di voti consistenti.

Perché Calabria Verde è tra le aziende più importanti della regione. Un bacino di “utenza” clientelare tra i più importanti. Ecco perché c’entra la politica. I colletti bianchi arrestati oggi sono solo gli esecutori di ordini dei politici: Palla Palla, Nicola Adamo, Madame Fifì, Guccione, Giudiceandrea, Bevacqua, Romeo, Aieta, Battaglia, D’Acri, Irto, Ciconte, Minniti, Magorno, Guglielmelli, Stefania Covello, Ferdinando Aiello.

ferdyTutti colpevoli, perché sono loro quelli che devono controllare e se non hanno controllato, nonostante i nostri scritti che leggono anche loro, vuol dire una sola cosa: correità. E a provare la loro corresponsabilità nel mercimonio della cosa pubblica in cambio di voti, c’è il loro vergognoso silenzio.

Vedrete che si affideranno al classico garantismo di facciata per coprire la loro complicità. Diranno: lasciamo lavorare la magistratura, e cazzate simili. Anche se gli specificate di rispondere sul piano politico del terremoto che ha scosso la Regione Calabria.

Faranno finta di non sentire, tanto loro alla fine non ci rimettono niente, e la faccia ce l’hanno come il culo; non si vergognano di niente. Continueranno a prendere il loro bel stipendione, come se niente fosse accaduto, alla faccia nostra che siamo gli unici a rimetterci in questa storia. Non sentirete nessuno di quelli citati dire una sola parola di sdegno nei riguardi di chi ha permesso, politicamente, che tutto questo accadesse, perché gira, vota e riminia, a guagna piacia a tutti.