“Fino a che punto è profonda e grave l’interferenza dei poteri mafiosi nel Senato?”
A chiederlo è il senatore M5S Mario Michele Giarrusso, che ha inviato alla presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi la richiesta di una audizione della senatrice Anna Finocchiaro Pd, presidente della Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Il motivo della richiesta di audizione è legato al fatto che – racconta Giarrusso – il 16 gennaio 2014 l’ufficio di presidenza della Commissione ricevette in audizione l’avvocato Paolo Romeo sul disegno di legge n.1212, la cosiddetta legge Delrio che ha eliminato le Province.
L’avvocato Romeo però è stato arrestato nell’operazione della Dda di Reggio Calabria “Mammasantissima”, in quanto considerato capo di una ‘ndrina segreta di cui avrebbe fatto parte anche il senatore Caridi, di cui il Senato ha recentemente autorizzato l’arresto. Giarrusso evidenzia come l’audizione in Senato di Romeo rappresenta “un evento di gravità senza precedenti” anche perché all’epoca dell’audizione “risultava già condannato per mafia”.
“Vogliamo sapere chi ha portato l’avvocato Romeo in Senato, chi ha chiesto l’audizione di quell’ associazione e perché la presidenza ha fatto audire un condannato per mafia.
Dobbiamo capire fino a che punto è profonda e grave l’interferenza dei poteri mafiosi all’interno del Senato: dalla presidente Finocchiaro dobbiamo sapere in quali acque nuotava lo squalo”, spiega il senatore Giarrusso.
Nella richiesta alla presidente dell’Antimafia Bindi, l’esponente Cinque Stelle fa rilevare che nell’occasione della audizione davanti alla prima commissione Affari costituzionali del Senato “venne acquisito un documento intestato all’ associazione Cittadinanza Attiva che porta, tra le altre, la firma dello stesso Romeo”.
“Nelle intercettazioni dell’inchiesta Mammasantissima – prosegue Giarrusso – si fa riferimento a diversi interlocutori del Romeo in Senato che sarebbero stati ringraziati a mezzo stampa e che avrebbero dovuto perorare la causa e gli emendamenti che lo stesso Romeo dice di aver preparato e fatto presentare in Senato. Si tratta di una gravissima e inquietante interferenza nell’attività del massimo organo legislativo del nostro Paese”.
Di qui la richiesta “indispensabile di audire con la massima urgenza la presidente della prima Commissione del Senato e tutte le persone che risulteranno coinvolte nella vicenda, per ricostruire quanto accaduto con la massima precisione, senza lasciare possibili zone d’ombra. L’audizione in Senato dell’avvocato Romeo infatti – conclude il senatore Giarrusso – rappresenta certamente un evento di una gravità senza precedenti”.