Finora non siamo intervenuti per non condizionare nessuno e soprattutto il diretto interessato ma oggi non è più possibile non farlo.
Il Cosenza Calcio ha la ghiotta occasione di lanciare in prima squadra un ragazzo del vivaio dopo il grave infortunio al difensore Pinna.
Si tratta di Andrea Bilotta, classe ’99 (come Donnarumma, tanto per intenderci), jolly difensivo, nel senso che può giocare sia da centrale che da esterno. E’ dall’inizio della stagione che il giovane Bilotta è stato aggregato alla prima squadra dopo aver svolto col gruppo il ritiro di Lorica ma ancora per lui non c’è stata la possibilità di dimostrare quanto vale. Anche se mister Roselli e Stefano De Angelis se lo coccolano e lo tengono in massima considerazione apprezzandone sia le doti tecniche che quelle comportamentali.
Andrea ha giocato quasi tutto il secondo tempo nell’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato giocata ad Avellino ed è stato tra i migliori, poi soltanto panchina. Adesso però con l’infortunio di Pinna, anche il giovane Bilotta può sognare l’esordio e una società intelligente, che pensa al futuro, non può lasciarsi sfuggire un’occasione come questa. Magari per andare a prendere sul mercato qualche svincolato in cerca di soldini facili.

Bilotta è figlio d’arte, nel senso che il papà Alessandro è stato il capitano della Berretti del Cosenza a metà degli anni Ottanta prima di trovare un lavoro e divertirsi ancora col calcio giocando con la Morrone tra i dilettanti. Bilotta senior era un centrocampista classico, una mezzala, che si destreggiava benissimo anche da difensore centrale. Grande tecnica individuale e tanta voglia di lottare. Classe ’69, giocava insieme a Walter Mirabelli, al difensore Martino, Marcello Occhiuto, Costantino Arlotta, Michele Napoli, Gianluca Moretti, Vitari, Pasqua, Veltri, Cappelli e al precocissimo Luca Altomare in una Berretti che quella vecchia volpe di Franco Gagliardi portò alle fasi nazionali.
Alessandro ha trasmesso la passione ai figli e due di loro, Antonio (classe ’98) e Andrea (classe ’99) hanno iniziato a giocare con la Popilbianco di Riccardo Petrucci e Maurizio Guzzo. Si sono rivelati entrambi nei Giovanissimi Regionali 2013-14, allenati da mister Giuseppe Verduci, e sono passati al Cosenza insieme ad altri due fratelli promettenti come i Canonaco, a bomber Trombino, Nigro, Aloisi e Prete.
Una stagione con i Giovanissimi (Under 15) e poi lo scorso anno Andrea ha “spaccato”: 20 presenze e 2 reti con la Berretti di Tortelli e 23 presenze e 2 reti con gli Under 17 di Roberto Occhiuzzi. Una stagione che gli ha consentito di respirare l’aria della prima squadra e di porre le basi per entrare in pianta stabile nel gruppo.
Noi gli auguriamo di cuore, se non di partire titolare ad Andria, quantomeno di giocare uno spezzone. Coronerebbe così anche il sogno (irrealizzato) di papà Alessandro.
In bocca al lupo.