E il caso limite che vi stiamo raccontando non è neanche una novità in assoluto perché in passato abbiamo già pubblicato un’accorata lettera di una dipendente della Regione (che ci ha anche lasciato nome e cognome) che denunciava un’altra porcheria simile, passata ovviamente sotto silenzio.
Ecco il testo della lettera.
Carissimo Direttore,
sono una dipendente della Regione Calabria ed oggi leggendo l’ultimo numero del BURC sono rimasta sorpresa.
Il BURC n. 57 del 16/05/2016 parte II, pubblica al suo interno il Decreto del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari il n. 5014 del 4/05/2016, che liquida la somma di € 72.484,49 all’O.P. APROZOO.
Il problema, almeno a mio parere, è che il presidente dell’O.P. APROZOO è il Consigliere delegato all’Agricoltura, Mauro D’Acri.
Sul profilo biografico di D’Acri, consultabile sul sito della Regione, si legge: “Socio dell’A.PRO.ZOO., una cooperativa di allevatori che ha quale obiettivo la valorizzare della produzione dei soci, è attualmente Presidente del Consiglio di amministrazione”.
E’ normale? Non ci sono conflitti d’interessi?
Lettera firmata
Uno più uno fa due. Dunque, non solo D’Acri si è pappato 72mila euro per la sua azienda attraverso questo estratto del BURC (Bollettino Ufficiale Regione Calabria) che ci ha citato la dipendente regionale. Ma gli diamo anche altri soldi per l’agricoltura biologica e nel frattempo lui cambia casacca e si ripropone per “pappare” ancora. Ma possibile che non ci sia nessuno che si scandalizzi o, almeno, che si indigni?