San Lorenzo del Vallo, fermo di Luigi Galizia: il movente non torna

Per il procuratore Facciolla si può dire che il caso è chiuso. A meno di un mese dal tragico duplice omicidio di San Lorenzo del Vallo c’è un presunto colpevole: Luigi Galizia. Dopo un lungo interrogatorio, il fermo per Luigi Galizia si è trasformato in arresto.

Per gli investigatori il colpevole del massacro delle due povere donne Edda Costabile e la figlia Ida Attanasio, avvenuto  domenica mattina del 30 ottobre scorso nel cimitero di San Lorenzo, è lui. Il killer ha aspettato le due donne, Edda ed Ida, nelle vicinanze della cappella dov’è ubicata la tomba del figlio della povera signora Edda, ed una volta avvistate le vittime si è presentato a pochi metri dalle stesse aprendo il fuoco.

I primi sette colpi esplosi hanno raggiunto la povera signora Edda, mentre Ida, capito quello che stava accadendo, ha cercato di scappare, ma è stata raggiunta, dopo una corsa di circa 40 metri, dal killer ed uccisa con un colpo alla nuca sparato a bruciapelo. Una vera e propria spietata esecuzione.

Per Facciolla i motivi che hanno portato al fermo di Luigi Galizia sono da ricercarsi nelle “sete di vendetta” che lo stesso nutriva nei confronti della famiglia Attanasio a seguito dell’assassinio del fratello Damiano ad opera di Francesco Attanasio, reo confesso,  figlio e fratello delle due povere donne trucidate.

omicidio-san-lorenzo-del-vallo-essa-costabile-ida-attanasio-30-10-2016-06-408ccf Il procuratore inquadra l’origine della “faida” nel mancato pagamento di un prestito fatto da Damiano Galizia a Francesco Attanasio, di 17.000 euro, mai restituito. Da qui, secondo la procura, scaturisce l’omicidio di Damiano Galizia avvenuto all’interno di un appartamento a contrada Dattoli (zona Università) il 26 aprile scorso, il cui corpo fu ritrovato solo 5 giorni dopo a seguito della confessione di Francesco Attanasio.

Dopo l’omicidio, Attanasio si diede alla “fuga”, e si costituì la notte tra il primo e il due maggio. Racconterà nell’interrogatorio, reso davanti al Gip Branda e al pm Visconti, di essersi difeso da una aggressione di Damiano Galizia, con il quale si era recato in contrada Dattoli per visionare l’appartamento, dopo essersi dati appuntamento attorno alle 18,00 id quel giorno alla rotonda dell’ingresso dell’autostrada a Cosenza nord.

Una volta dentro l’appartamento, racconta Attanasio, la discussione degenerò  per via della mancata restituzione del debito. Racconta, sempre Attanasio, di essere stato preso a schiaffi da Damiano Galizia e di aver reagito tirando fuori la pistola che abitualmente portava con se, e di aver fatto fuoco. Dopodichè solo panico. E la fuga.

Una ipotesi quella di Facciolla che sembra filare liscia se non fosse che di mezzo ci sta il ritrovamento del famigerato arsenale un’ora prima dell’omicidio di Damiano Galizia. L’arsenale fu ritrovato dalla questura in un box a Quattromiglia all’intero del complesso Girasole la sera del 26 aprile.

Un ritrovamento che avvenne grazie alla soffiata di Francesco Attanasio che di quel box era l’affittuario. E’ la stessa questura a dire di aver ricevuto una telefonata  attorno alle 17,00 del 26 aprile da Francesco Attanasio che li informava dell’arsenale all’interno del box. Giusto un’ora prima di recarsi all’appuntamento con Damiano Galizia che sarà poi ucciso dallo stesso.

Una storia, questa del ritrovamento dell’arsenale, che presenta molti lati oscuri. Non coincide quasi niente tra ciò che dichiara la questura e le prime dichiarazioni di Attanasio. Ed è altamente probabile che i motivi di risentimento tra Damiano Galizia e Francesco Attanasio non fossero legati solo al prestito ma anche ad altri traffici che il Galizia era uso praticare. Tra cui fare da armieri ad una cosca, e usava Attanasio come prestanome.

Una vicenda che merita di essere approfondita. Per meglio capire tutta questa mostruosa vicenda bisogna ricostruire passo passo la giornata del 26 aprile di Francesco Attanasio perchè è tra le pieghe di quella tragica giornata che si nasconde la verità e il vero motivo di questa “faida”. Facciolla aveva annunciato di voler sentire Attanasio, non sappiamo se questo interrogatorio c’è stato ma se ancora  non c’è stato speriamo che il procuratore gli chieda  conto di quella tragica giornata che è all’origine di questa orribile mattanza.

Noi ne abbiamo già scritto: per chi vuole questi sono i link

Duplice omicidio a San Lorenzo del Vallo: Attanasio, le armi e la questura di Cosenza

Faida di San Lorenzo del Vallo, quell’arsenale è costato tre omicidi

GdD