Operazione “Borderland”: arrestato anche il vicesindaco di Cropani

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I dettagli della operazione “Borderland”, che ha sgominato la cosca Trapasso tra Catanzaro e Crotone con 48 arresti ordinati dalla DDA di Catanzaro, saranno resi noti alle 11 nel corso di una conferenza stampa presso il complesso polifunzionale della Polizia di Stato a Catanzaro, con la partecipazione del procuratore Gratteri, degli altri magistrati e degli investigatori della Polizia.
Nel corso delle indagini per l’operazione ‘Borderland‘ è emerso che “la cosca Trapasso – si legge in una nota della polizia – ha imposto un totale controllo del territorio, oltre che attraverso una vera e propria occupazione militare dell’area di riferimento, anche attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori, appartenenti anche al mondo imprenditoriale ed a quello delle istituzioni“.
Infatti, “è stato registrato e documentato il condizionamento del voto amministrativo del maggio 2014 nel comune di Cropani, in provincia di Catanzaro; condizionamento finalizzato alla acquisizione di appalti e servizi pubblici che ha portato all’elezione, come candidato in una lista civica, del vicesindaco Francesco Greco, in arresto perché riconosciuto responsabile dall’autorità giudiziaria di concorso esterno all’associazione mafiosa“.
Un fronte di particolare interesse per l’organizzazione mafiosa indagata è risultato quello imprenditoriale e in particolare il campo dei servizi di gestione dei villaggi turistici, “rivelatosi uno strumento di consenso per l’organizzazione mafiosa investigata che è riuscita a reclutare un cospicuo numero di soggetti assoldandoli all’interno delle strutture ricettive con il sistema delle assunzioni fittizie, così da garantirsene la riconoscenza ed i servizi“.
I privilegiati rapporti della cosca Trapasso con le più potenti cosche della intera regione Calabria – riferisce ancora la nota della Polizia – sono attestati, oltre che dalla documentata partecipazione a summit di mafia, anche dalla presenza, registrata nel corso delle indagini, di rappresentanti della famiglia a sontuosi banchetti svoltisi in occasione dei matrimoni di alcuni appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta delle diverse provincie calabresi, tradizionalmente opportunità anche per il conferimento di cariche, per il consolidamento di alleanze e l’eventuale pacificazione di contrasti“.

Allo stesso modo, “testimonia della appartenenza dei Trapasso al ristretto numero delle cosche custodi della ortodossia della ‘ndrangheta, la presenza di uomini della consorteria a Polsi, in occasione degli annuali festeggiamenti della Madonna, tristemente noti per essere occasione di incontro tra esponenti delle diverse organizzazioni malavitose della Calabria come pure lo spiccato interesse degli uomini di vertice del clan per la organizzazione e la partecipazione, in posizione privilegiata e di assoluta visibilità, alla cerimonie religiose dei luoghi di propria influenza“.