Referendum, l’ASP di Cosenza mette i corrotti del PD nel servizio elettorale per gli invalidi

Ottotino Zuccarelli

Renzi e tutti i suoi beduini hanno una paura matta di perdere il referendum e di tornarsene a casa e, di conseguenza, stanno dando il via libera a tutte le porcherie possibili per controllare il voto dei cosentini.

L’ultima testimonianza arriva da una incredibile comunicazione dell’ASP di Cosenza ovvero la più corrotta d’Italia, attraverso il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Legale Arcangelo Fonti (famoso soprattutto per essere il cognato di quel buffone dell’ex procuratore capo di Cosenza Dario Granieri), con la quale si dà il via libera alla costituzione del “servizio sanitario” per il referendum.

Bene, anzi malissimo. Volete sapere chi sono i sanitari individuati per prestare servizio per la verifica ed il rilascio dei certificati agli elettori fisicamente impediti presso le sedi degli ambulatori di Medicina Legale nei distretti sanitari competenti?

E’ un elenco dal quale emergono alcuni soggetti che sono completamente funzionali alle logiche di quella grande organizzazione criminale che ormai è diventato il PD.

manovre Il Campione indiscusso di questi soggetti è Ottorino Zuccarelli, detto anche il ras delle 104 a nonna (false invalidità) e di San Fili, attuale direttore facente funzioni del Distretto jonio sud (che nessuno conosce!), individuato da quel furbacchione del dottore Fonti (sempre il cognato di Granieri), quale medico autorizzato a rilasciare dei certificati elettorali nel Distretto Sanitario Valle Crati (quindi Rende) per gli elettori fisicamente impediti.

Delle “prodezze” di questo personaggio abbiamo scritto più volte ma in questa sede ricorderemo l’essenziale.

Zuccarelli è quel medico che è sotto processo a Cosenza (non che questo gli crei imbarazzo, vista l’inconsistenza di magistrati al soldo e al servizio della corruzione) indovinate per che cosa? Ma per le false agevolazioni sulla legge 104 e per le false timbrature dei suoi amici furbetti che non hanno voglia di lavorare.

Parliamo dell’operazione “IPPOCRATE”, un’indagine su falsi invalidi e furbetti del cartellino che ha visto la quasi totalità dei dipendenti dell’ASP di Rende indagati e sottoposti a misure cautelari. La cricca era capitanata proprio dal mitico Zuccarelli, medico ma sopratutto politico amante degli incarichi.

Di fatto è il “rais” di San Fili, consigliere provinciale di Cosenza nonché uomo di fiducia di Palla Palla grazie alla moglie che da “guardafiume” è arrivata nella segreteria privata del Palla Palla presidente.

Il processo a carico del dottore Zuccarelli è in corso a Cosenza e la speranza sua e di tanti altri alberga, tanto per cambiare, nella prescrizione. Scorrendo gli atti del processo che oggi sono pubblici si può capire la portata del personaggio ZUCCARELLI, chiamato il re delle 104. In pratica convocava le persone che avevano bisogno della 104 soprattutto per la scuola e poi gli creava dal nulla l’invalidità, in cambio chiedeva il voto per lui e per Palla Palla, all’epoca impegnato nella difficile competizione elettorale contro compa’ Pinuzzu Gentile.

Oggi, l’ASP di Cosenza, guidata, come tutti sapete, dal PD ed in particolare da Palla Palla e Madame Fifì attraverso quel “depresso cronico” di Faccia di plastica alias Raffaele Mauro, ci ripropone Zuccarelli, che ha il compito preciso di raccattare più voti possibili per il SI.

La stessa autorizzazione che ha avuto il prode Zuccarelli, l’hanno avuta anche altri personaggi che hanno lo stesso compito ovvero raccattare più voti possibili per il SI.

Si tratta del vicesindaco di Amantea Giambattista Morelli, che sostiene il sindaco Sabatino ovviamente in quota PD (quella indagata per voto di scambio) e del presidente del consiglio comunale di Paola, la dottoressa Ciodaro, anche lei funzionale ai criminali del PD. In particolare, è la compagna di Sergio Stancato, tra i politici calabresi più corrotti, attualmente in posizione ballerina in vista delle prossime amministrative di Paola dove si sussurra che “aiuterà” il PD.

Non hanno vergogna di niente e sono pronti a fottersi anche i voti delle persone fisicamente impedite, perché non possono lasciare nulla al caso e temono di perdere.

Sputtanandoli speriamo di aver fatto un servizio importante alla comunità e ci auguriamo che le famiglie delle persone alle quali vorrebbero “scippare” il voto possano mettersi in guardia.