“Acheruntia”, chiesti 9 anni per “Zio Rinaldo”

"Zio" Rinaldo Gentile

Proprio questa mattina ci siamo interessati, grazie a Salvatore Ferraro, di come vanno le cose ad Acri, territorio dove sguazzano incontrastati i Trematerra, omologhi dei cinghiali cosentini nella Media Valle del Crati.

http://www.iacchite.com/acri-un-immenso-carrozzone-in-mano-ai-trematerra-di-salvatore-ferraro/

Giusto per rinfrescare la memoria a chi non vuole leggere tutto: nonostante la richiesta di arresto dei PM di Catanzaro per l’inchiesta “Acheruntia” e a dispetto della sentenza della Suprema Corte di Cassazione di 8 mesi fa, che ha bacchettato il Tribunale di Catanzaro, e imposto la custodia cautelare, Michele Trematerra ancora circola liberamente facendo pensare ad un popolo di pecoroni omertosi che lui, pur caduto in disgrazia politica, ancora è potente. Mentre tutti i suoi collaboratori malandrini sono dentro (Gencarelli, Perri, ecc.).

E’ di pochi minuti fa la notizia che sono stati chiesti nove anni di carcere per Rinaldo Gentile, esponente di spicco del clan Lanzino, coinvolto nell’inchiesta della DDA di Catanzaro che nel luglio 2015 ha provocato un terremoto politico ad Acri.

scopelliti-trematerra1 Tra le persone coinvolte nell’operazione “Acheruntia”, come ricordavamo, ci sono anche Michele Trematerra e Angelo Gencarelli, rispettivamente ex assessore regionale all’Agricoltura ed ex consigliere comunale di Acri.
Gentile, difeso dall’avvocato Cesare Badolato, ha scelto il rito abbreviato che si sta svolgendo a Catanzaro. Per lui, detto “Zio Rinaldo” negli ambienti della mala cosentina, l’udienza è stata rinviata al prossimo 13 febbraio quando sarà emessa la sentenza di primo grado.

Rinviata invece al prossimo 9 gennaio l’udienza preliminare per le altre persone indagate nella stessa inchiesta tra cui lo stesso ex assessore Trematerra.