COMUNICATO STAMPA
Siamo tutti corsi davanti la Marlane di Praia a Mare avvertiti da ex operai della presenza nell’area di mezzi dei Vigili del Fuoco.
Per vie traverse siamo venuti a conoscenza che dietro iniziativa della Procura di Paola sono stati ordinati nuovi scavi. La notizia non può che farci piacere, ma nel contempo ci pone degli interrogativi. Sono scavi veri o scavi finti ?
Vogliamo dire: si scava davvero per trovare o si scava a casaccio ? Perché noi del Comitato per esperienza diretta, per nostre conoscenze dirette, sappiamo che in quei terreni esistono sotterrati tonnellate di rifiuti tossici provenienti dalla fabbrica stessa, e lo sappiamo perché ce lo hanno detto gli stesi operai che lo hanno fatto.
Nessuno di noi è stato interpellato a proposito eppure alla Procura di Paola ben ci conoscono. Abbiamo un’intervista che abbiamo consegnato alla Procura di Paola e mai fatta ascoltare durante le udienze del processo di primo grado, e neanche portata nel processo d’appello di secondo grado a Catanzaro, dove l’operaio Francesco de Palma diceva di come lui stesso per venti anni avesse sotterrato i rifiuti tossici.
Altri operai lo hanno confermato, e sappiamo anche dell’esistenza di una mappa dei sotterramenti che avvocati di parte civile hanno fra le loro carte. Ebbene questi operai, questi avvocati, sono stati ascoltati ? Perché non vorremmo che tutto questo fosse il solito buco nell’acqua che serva per mettere davvero la parola fine a tutta la vicenda.
COMITATO PER LE BONIFICHE DEI TRRENI, DEI FIUMI E DEI MARI DELLA CALABRIA