Non si fermano mai. Una ne fanno e già cento ne pensano. L’albo pretorio dell’ASP di Cosenza è un triste rosario di clientele, markette (con la k, come quelle di Chiambretti), affidamenti di denari a massoni che fanno parte della loggia di Faccia di plastica (e sono tantissimi!) e naturalmente ai parenti e ai clienti del Cinghiale. Che non è il padrino politico di Mauro ma che gioca nella stessa squadra di Madame Fifì fin dalla notte dei tempi, anche se in pubblico fanno finta di litigare.
Oggi vi parliamo di una pratica studiata ad hoc per arrotondare i guadagni di Virginia Stefano, moglie di Claudio Gentile, altro fratello del Cinghiale, di Fabrizio Giannini figlio di Giannetto, storico cliente e mezzo parente dell’animale, esperto in “cappotti termici”, pannelli fotovoltaici e altre storie del genere e di un certo Ferdinando Genise, commercialista del Cinghiale.
L’espediente si chiama Comitato consultivo zonale riservato ai medici specialisti ambulatoriali e che in teoria dovrebbe disciplinare i rapporti di questi medici con altre professionalità. Questo per far abboccare gli allocchi ma in realtà è soltanto una combriccola per pochi eletti. Così privilegiati da prendere 80 euro di gettone di presenza (altro che Renzi!) per riunioni che non servono ad un fico secco se non a fare ingrassare questi parassiti della società. Mentre il presidente delegato (naturalmente la gentile consorte del fratello del Cinghiale) se ne becca addirittura 150 a presenza! Un vero e proprio “carusieddru” come diciamo a Cosenza.
I clienti e parenti del Cinghiale, proprio qualche giorno fa, hanno chiesto i pagamenti relativi al 2013 e al 2014 di questo fantomatico Comitato che non serve a nulla e questi sono i prospetti che sono stati liquidati. La signora Stefano o se preferite la cognata del Cinghiale non ha mancato una sola seduta, pensate che fame di soldi deve avere ‘sta signora… Ma non scherzano neanche la signora De Cecio, che deve essere affiliata al clan in qualche altra maniera e il signor Cordasco. Tra i papponi ovviamente non manca fra’ Remigio Magnelli da Varagine. Dove ci sono soldi, lui non manca mai. Che tristezza!