Reggio, Ciccio Bello naviga a vista e il suo staff continua a portare guai

L’amministrazione comunale guidata dal giovane Giuseppe Ciccio Bello Falcomatà naviga a vista, non ha un programma preciso da portare avanti ma soprattutto cerca di rattoppare le gaffe e gli “incidenti” imbarazzanti che lo staff fa fare allo stesso sindaco.

Intanto, la situazione in maggioranza tra i consiglieri è da guerra fredda: tutti si “sopportano” ma in realtà sono l’uno contro l’altro a causa dei movimenti che Ciccio Bello ha fatto con il ritiro e la contestuale attribuzione di deleghe creando un marasma e il malcontento generale. Qualche vocina di maggioranza ci ha sussurrato che più di un consigliere sta pensando di andare altrove proprio perché questo lassismo amministrativo non promette nulla di buono.

In più c’è la rogna Commissioni consiliari congelate da tempo e mai attribuite in attesa dell’esito delle primarie del PD dove Falcomatà ha “costretto” tutti a portare risultati brillanti ai suoi con la promessa magari di una presidenza ma sono sempre troppo poche per gli aspiranti consiglieri.

La giunta ormai è un capitolo a parte, completamente staccata dal consiglio e addirittura alcuni assessori non risponderebbero più al primo cittadino soprattutto le donne neo “promosse” che invece porterebbero acqua al mulino del duo De Gaetano-Romeo e a Giovanni Nucera, capogruppo di se stesso alla Regione con la sorella assessore all’Istruzione.

In più – e qui siamo alla ciliegina sulla torta – ci ha pensato il solito staff del sindaco a creare altri problemi. Uno dei parassiti, neosposino, ha pensato bene di mandare numerosi controlli della polizia municipale al Venezia Club, storico locale gastronomico culturale con la sfortuna di trovarsi adesso sotto l’abitazione del del collaboratore del sindaco e che casualmente da allora sta avendo controlli per capire quanto “inquinamento acustico” produce!

La storia si ripete, dunque: dopo il ben noto casino sotto l’abitazione dell’amato suocero ora c’è il Venezia Club sotto casa del collaboratore di Ciccio Bello, per di più incompatibile perché figlio di consigliere comunale. Ma è proprio questa la “svolta” che attendevano i reggini?