




In serata, ceniamo nel ristorante italiano, nel chiostro fiorito della signora Concetta. All’uscita, non essendo disturbati dall’inquinamento luminoso dei grossi centri urbani, possiamo osservare “lo spettacolo cosmico” in tutta la sua diffusa e luminosa bellezza. Mi soffermo ancora una volta sulla porzione di cielo che dalla prima notte m’ha rapito l’occhio. È lui o non è lui? Giungono in soccorso Eugenio e Caterina ricalibrando le applicazioni stellarium dei loro smartphone, quelle che consentono di individuare i nomi delle stelle puntando il cellulare verso lo spazio.