Da due giorni ormai, come accade puntualmente ogniqualvolta che arriva il caldo, si apre la questione degli incendi nell’area dell’ex Legnochimica di Rende. Molti cittadini ci segnalano la propagazione delle fiamme e finanche gli interventi dei vigili del fuoco.
Lo scorso anno – proprio di questi tempi – l’associazione Crocevia aveva chiesto a gran voce all’amministrazione Comunale di Rende di trovare un modo per evitare il solito fenomeno di autocombustione delle vasche dei veleni. Ma naturalmente tutto è passato in cavalleria.
E invece, puntualmente, già da qualche giorno, complici anche le temperature che si stanno alzando, si iniziano a vedere i primi fumi soprattutto durante le prime ore del pomeriggio.
“… Mi viene da chiedere a tutto il Consiglio Comunale – scriveva un anno fa il presidente dell’associazione Crocevia Francesco Palummo – che cosa ha in mente di fare per evitare che i cittadini rendesi, per un altro anno ancora, siano obbligati a chiudersi al fine di evitare di respirare l’aria nociva. Vogliamo che, una volta per tutte, il sindaco Manna si presenti presso la sede dell’Associazione Crocevia e spieghi ai cittadini come stanno veramente le cose…”.
Finora ha sempre declinato l’invito.
“… I cittadini – concludeva – non vogliono una nuova estate di fumi velenosi, il sindaco, come tutore della salute dei cittadini, è obbligato a intervenire per evitare una nuova autocombustione, in caso contrario, non esiteremo a denunciarlo alla Procura della Repubblica di Cosenza…”.
Sappiamo bene qual è la credibilità della procura di Cosenza ma conosciamo anche l’esasperazione dei cittadini costretti a respirare questo vergognoso inquinamento.