Cosenza. Quando Occhiuto riempiva di ricchi premi i “liberi professionisti” del suo cerchio magico

Era uscito fresco fresco dopo un travaglio semestrale. Era l’elenco dei liberi professionisti in affari con Occhiuto e con il Comune di Cosenza nel secondo semestre del 2016. Un elenco indicativo delle cambiali elettorali da pagare, dei rapporti con gli amici storici e di quelli più recenti e di tutta la variegata galassia occhiutiana. Un perfetto manuale Cencelli da consegnare a futura memoria.

LO CELSO IN QUOTA PD-CAZZARO

L’ingegnere Angelo Lo Celso, titolare della Aquarius sas, viaggia come un treno. Lontani ormai i tempi in cui faceva le targhe della toponomastica in quota PD, ormai ne ha fatto di strada e questo secondo semestre 2016 per lui è un trionfo. Sì, perché intanto si è specializzato in software e sistemi informativi (sullo sponsor qualche idea ce l’avremmo) e in pratica ce li ha tutti in mano. Se è vero, com’è vero, che passa dagli atti amministrativi alla gestione degli uffici tecnici. E finanche al controllo degli utenti per gli impianti di riscaldamento e al piano di interventi per l’infanzia.

Morale della favola: 16mila euro liquidati ed impegno di spesa per complessivi 75mila euro. Un’operazione da 100mila euro solo in questo semestre.

FANTASMA DELL’OPERA E SISTEMA SOLARE

In “classifica” figurava ancora l’impegno di spesa per l’ingegnere Elvira Azzato, di 16mila euro, per la farsa dell’efficientamento energetico di palazzo dei Bruzi, dove – come ha documentato il collega Camillo Giuliani – (https://www.iacchite.blog/palazzo-dei-bruzi-il-fantasma-dellopera-di-camillo-giuliani/) – di quest’opera si è visto solo il fantasma.

Ma l’ingegnere incassa anche per le opere rimaste solo sulla carta. E poiché alla “ragazza” – esponente di spicco del cerchio magico Occhiuto-Vizza – danno incarichi di un certo tipo, troviamo ancora lei tra i liberi professionisti che prendono soldi per la vergogna del “sistema solare” dei pannelli al servizio degli impianti sportivi di viale Magna Grecia, dove emerge ancora di più il legame con l’assessore millefacce Carmine Vizza (https://www.iacchite.blog/viale-magna-grecia-e-il-sistema-solare-lennesima-truffa-di-occhiuto/). Pannelli che non sono mai entrati in funzione e che ormai stanno lì da ombrelloni e per bellezza… Anzi, per far prendere soldi all’ingegnere Azzato. Quasi cinquemila liquidati con l’ultima infornata e 7.695 (settemilaseicentonovantacinque) euro in un secondo tempo. Fino ad arrivare al complessivo pattuito, che è di 48mila euro per un’opera perfettamente inutile.

STUDIO LEGALE CARRATELLI

Ed eccoci al consueto aggiornamento del cosiddetto “bollettino Carratelli” ovvero le prebende affidate allo studio legale del sindaco. Per uno dei tanti “semestri”, Benedetto, il primogenito, aveva preso circa 15mila euro come liquidazione per giudizi definiti e Laura, la dolce sorella, ha incassato un impegno di spesa per circa 8mila euro per un ricorso al TAR della Calabria presentato da Di Donna. Potrebbe essere quello relativo alla scandalosa assunzione di Giampaolo Calabrese nella qualità di dirigente alla Cultura.  Lo  studio  Carratelli  nei  dieci  anni  di  Occhiuto  sindaco  hanno  rastrellato  cifre  superiori  al  milione  di  euro  e ragioniamo  per  difetto. MISURA MERCATO

Un’altra vecchia conoscenza del cerchio magico di Occhiuto è la società Misura Mercato, gestita da Gianluca Bilotta, notoriamente braccio destro di Luciano Vigna.

Misura Mercato ha sede nel centro storico, agli Archi di Ciaccio, è gestita da Gianluca Bilotta, alter ego di Luciano Vigna, della stessa “parrocchia” di San Giuseppe Campanaro, Fausto Orsomarso, Peppe Scopelliti (e poi dicono che la colpa è sempre dei cosentini!) e di tutti quei post fascisti che una volta facevano il saluto romano e adesso fanno incetta di soldi pubblici inciuciando con quelli che salutavano a pugno chiuso. Come Adamo&Madame Fifì ma anche Palla Palla.

Ci sono sei mandati da 7.300 euro cadauno per un totale di quasi 45mila euro liquidati pronta cassa nel secondo semestre 2016 (al ritmo di uno al mese), che dovevano essere l’ultima tranche di un bel business messo in piedi con la connivenza e la complicità determinante del dirigente uno e trino ora in pensione di Palazzo dei Bruzi.

Il dirigente Ugo Dattis, responsabile del Settore Bilancio e Ragioneria, dichiara che questo settore è privo di personale e che serve aiuto per sbrigare la grande mole di lavoro che questo ufficio ha accumulato. In due parole: alla Ragioneria del Comune non ci sono ragionieri. Per cui bisogna esternalizzare il lavoro affidandolo a qualche azienda specializzata.

Dattis, sempre con i soldi dei caggi, e per far piacere a Occhiuto che gli ha chiesto di sistemare il braccio destro del vicesindaco Luciano Vigna, si inventa un bell’ affidamento diretto camuffato da gara per fornire all’amministrazione che si trova in emergenza in questo settore, secondo lui, “i servizi di formazione, assistenza e supporto alla struttura comunale del Settore Bilancio e Ragioneria finalizzato alla predisposizione degli atti nel percorso di armonizzazione dei sistemi contabili degli enti locali”.

Un affidamento diretto agli amici camuffato da gara perché la procedura pubblica di bando avviene sulla piattaforma MePA (Mercato elettronico della Pubblica amministrazione). Che altro non è che una piattaforma di market-place, ossia una piazza “telematica”, dove ogni giorno pubbliche amministrazioni e imprese s’incontrano per soddisfare le reciproche esigenze di compravendita.

La nascita del MePA, resa possibile grazie al DPR 101/2002, ha avuto ed ha come intento quello di offrire alle amministrazioni pubbliche, nell’ambito del Programma di razionalizzazione della spesa pubblica per beni e servizi affidato a Consip, un contributo sostanziale all’efficientamento e trasparenza dei processi d’acquisto, nonché di ridurre la discrezionalità e possibilità di abuso, da parte dei dirigenti, sottese alle procedure negoziate tradizionali. Una giusta cosa.

Ma come si suol dire, fatta la legge trovato il traggiro.

Come funziona: Dattis indice la gara sulla piattaforma MePA, con tanto di capitolato, requisiti, e scadenza. Invita un po’ di aziende, magari di Trento, Bolzano, Aosta, Lampedusa, Sassari e qualcuna di Cosenza. Una volta pervenute le offerte, si nomina la commissione giudicante, di cui Dattis stesso è presidente, coadiuvato da altri due che nomina sempre lui. Sono loro che devono aggiudicare la gara, in base ad un punteggio, a chi ha tutte le carte apposto.

Dattis assiste il cazzaro

Sa cantanu e sa sonanu tra di loru. Nello specifico di questo bando per i servizi alla Ragioneria senza ragionieri, la somma che spendiamo ogni anno da quando c’è Occhiuto è di 60/70 mila euro all’anno, che versiamo ad una società che deve calcolare l’IVA del comune (per dirla così).

Una cosa che può fare qualsiasi impiegato della Ragioneria. Ma Dattis ha deciso che ci vogliono dei ragionieri particolari. Così pubblica il bando ed invita (fate attenzione a questo passaggio) 174 società di contabilità. Dico 174. Ma a fornire offerta sono solo due società:

1 – EURO SISTEMI SRL; 2 – MISURA MERCATO SRL.

Capito? Su 174 inviti partecipano solo in due. Possibile che nessuna altra azienda ha inteso partecipare a questa gara? Forse che non è conveniente? Oppure si vogliono creare le giuste condizioni affinché solo per una risulti conveniente la partecipazione? Magari con un capitolato ad hoc? Mah, fate voi.

Comunque, pervenute le offerte, Dattis, che si è autonominato presidente della commissione, esclude subito l’ Euro Sistemi, perché non ha un requisito fondamentale: non ha lavorato negli ultimi 3 anni con pubbliche amministrazioni mentre la Misura Mercato srl, sì. Ed è proprio questa società (che – lo ricordiamo – è gestita dal braccio destro di Luciano Vigna, Gianluca Bilotta) a vincere la gara.

Tutto in regola e a norma di legge. Ma capite bene che è una truffa ai cittadini bella e buona. Perché in quegli uffici, dove Dattis sostiene che non ci sono ragionieri, c’è gente pagata che passa le giornate a non fare niente, non certo, in questo caso, per colpa sua.

All’oggi, questa società ha incassato dal Comune più di 250 mila euro. Ecco come si sperpera il denaro pubblico e si favoriscono gli amici. Ovviamente il tornaconto del dirigente Dattis, che si è prestato a fare il piacere a Occhiuto, sta nel fatto che quando arriverà la relazione del nucleo valutazione dirigenti, per lui ci sarà il massimo del premio: oltre 50 mila euro all’anno più lo stipendio da dirigente.

E la società “dei magnaccioni” (come chiamerebbero certamente Misura Mercato a Roma e dintorni) marcia che è una bellezza, non solo a Cosenza. Al Comune di Paola, dove c’era l’amministrazione amica, c’è stata una convenzione da 3500 euro al mese per fare… contabilità.

Ma torniamo a Vigna. Era finito nel tritacarne mediatico per Tesi ma rimane il fatto che questa società Misura Mercato (che abbiamo già trovato nei casini di Calabria Verde e che è stata già “eliminata” http://www.iacchite.com/calabria-verde-gli-intrallazzi-della-sinistra-con-misura-mercato-la-societa-cosentina-dei-post-fascisti/) è ancora presente nel libro paga del Comune di Cosenza.

Il cerchio si chiudeva con il dirigente Francesco Converso, ormai da tempo successore del mitico Cucunato al quarto piano di Palazzo dei Bruzi, con il direttore artistico del Rendano, tale Lorenzo Parisi, che ha intascato 50mila cucuzze e con la signora Franca Chiarelli, ex moglie del deus ex machina di Rete Alfa Luciano Achito e Fabio D’Ippolito, tragicomico servitore di tutti… i padroni, che hanno ammaccato soldi a palate con le loro agenzie di comunicazione piegate a 90 gradi al re dei cazzari. E adesso al fratello… Arrassusia.