Mario Occhiuto, il miglior sindaco di sempre: una leccata può salvarti la vita

Se tanto mi dà tanto, allora consiglio a tutti di fare la stessa cosa che sto per fare io. Di funzionare funziona, almeno fino ad ora. Provarci non costa niente, male che va si può fare una figura da lecchino. Ma di questi tempi chi ci fa caso? Nessuno. Anzi, essere lecchino per questa amministrazione è una qualità. Mi riferisco al fatto che se lecchi bene ad Occhiuto, un posto di lavoro al Comune te lo trova. Vedi Campanella, Gambaro, Spataro, Calabrese, Catizone, Orrico, De Cicco, Martire, De Rose, Perito, e potrei continuare. Un buon sistema per risolvere il problema disoccupazione in città.

Ma veniamo a noi. Ho deciso di leccare apertamente Occhiuto con la speranza di trovarmi un buon posto di lavoro. Aspiro al posto che fu di Giuseppe Cirò. Visto che è rimasto vacante. Qualche speranza mi dicono c’è, dipende dalla qualità del lecchinaggio. E prima di iniziare ho preso qualche lezione da uno che di lecchinaggio se ne intende (il genio del nulla).

Caro Mario, ti prometto come prima cosa di mettere una buona parola con la DDA di Catanzaro e di ritoccare tutti i verbali dei pentiti che ti accusano cancellando il tuo nome e sostituendolo con quello di Carchidi. Ripubblicherò tutte le cantate dei pentiti senza il tuo nome, così tutti sapranno che sei totalmente estraneo a fatti di malavita, di corruzione, e di prepotenza mafiosa. Questo giusto per cominciare.

Non ho difficoltà, come tutti sanno, a dirti che sei un gran figo, l’ho sempre scritto, anche in tempi non sospetti. E che la tua bontà supera quella di un santo. Sei il sindaco più bravo che la città abbia mai avuto. Sempre pronto al sacrificio in nome della comunità, sempre pronto a trovare soluzioni ai gravi ed atavici problemi che attanagliano la città, per il bene di tutti. Per te prima di ogni altra cosa viene il cittadino, verso il quale dedichi tutto il tuo tempo e il tuo impegno, e questo nessuno lo può negare, tranne Carchidi. Ma la sua parola non conta nulla. E’ solo una voce stonata fuori dal coro.

Da quando sei sindaco la città è cresciuta molto, sia sotto il profilo culturale che quello economico. Stiamo tutti meglio. Direi che non esiste quasi più la povertà. E la felicità dilaga nei quartieri. E l’aria che si respira in città è di letizia.

Sei una persona speciale, in pochi sanno che in questa tua esperienza da sindaco ci hai solo rimesso: salute e denaro. Spesso hai coperto debiti del Comune nel silenzio e senza vantarti ai quattro venti, pur di salvare l’ente da un fallimento certo. E per questo, invece di ringraziarti, gente come Carchidi ti attacca dalla mattina alla sera, mistificando la realtà, e facendo credere ai quei pochi caggi che ancora gli vanno dietro il contrario: che tu ti sei cacciato i debiti con i soldi del Comune. Niente di più falso.

Sei sempre stato, e questo neanche personaggi come Carchidi possono negarlo, gentile, educato, e disponibile con tutti, anche con chi su di te ha detto sempre male. Ma tu sai perdonare, al pari di Gesù (chiedo scusa ad Occhiuto per il paragone). Nonostante le tante difficoltà incontrate sul tuo cammino di amministratore non ti sei mai arreso, hai sopportato di tutto, minacce, complotti, agguati. Un altro al tuo posto sarebbe scappato, ma tu hai resistito, non cedendo neanche un millimetro agli odiatori seriali che non perdono occasione per darti addosso. E tutto per il bene comune.

Che dire Mari,o se non che il tuo fascino mi ha colpito, il tuo stile mi ammalia, e se fossi gay ti corteggerei dalla mattina alla sera. A proposito di gay, hai fatto bene a non dare il patrocinio al Pride, io non potevo dirlo apertamente per via di Carchidi, ma oggi che sono un uomo libero, lo voglio dire pubblicamente: bravo Mario.

Spero che questo mio slinguazzare porti qualche risultato a breve, ho diversi affitti arretrati, e per meglio incidere ho deciso di fare mie le sette regole per diventare un lecchino professionista. Cosa che consiglio a tutti. Solo così la mia/la vostra vita cambierà.

Seguile e vedrai che i risultati non tarderanno a d arrivare:

1) Individuare con precisione il soggetto da leccare. In questo caso Mario.

2) Leccare in ogni situazione ed in ogni caso, senza temere di leccare troppo. Dacci dentro a più non posso.

3) Leccare anche in assenza del destinatario. Sempre e comunque.

4) Assicurarsi che la slinguazzata giunga a destinazione con decisione e con tanto di mittente.

5) Personalizzare la leccata a seconda del destinatario, scoprendone i punti deboli: figli, intelligenza, bellezza, professione, casa, squadra di calcio.

6) La pazienza è una delle virtù del leccaculo, che a volte deve lavorare sulla distanza.

7) Non desistere, anche se si è disturbati da altri concorrenti.

Buona leccata a tutti. Mario quando vuoi sai dove trovarmi. Se il posto di Cirò è occupato, mi accontento di quello che c’è.

GdD