Alto Tirreno, intrecci tra banche e famiglie: la pacchia è finita

Il procuratore di Paola Pierpaolo Bruni

A Santa Maria del Cedro e più in generale sul Tirreno cosentino la ruota è girata. Con l’insediamento del procuratore della Repubblica di Paola Pierpaolo Bruni sembra che la musica sia cambiata. E così, dopo i massicci interventi sui tabelloni pubblicitari degli amici della Pubbliemme e del clan Muto, adesso è stata la volta del villaggio turistico Summer Day di Santa Maria del Cedro.

Il sindaco Ugo Vetere stava denunciando da troppo tempo l’occupazione abusiva di suolo pubblico di questi “furbetti” ma finora non aveva ottenuto alcun risultato. Finalmente, adesso, il tanto auspicato sequestro (anche se solo parziale) è arrivato. Un’area di oltre 3mila metri quadri, che ha interessato l’area dove sorge l’anfiteatro del villaggio, la zona dove sorgono i campi da tennis nonché l’area del lido.

Il deus ex machina del villaggio è un signore della provincia di Reggio, tale Bruno Pizzimenti, che in questa vicenda è difeso dal signor Francesco Cristiani, consigliere in carica della Banca di credito cooperativo (BCC) di Verbicaro, della quale ci siamo occupati a lungo sulle pagine di Iacchite’ e che – per usare un eufemismo – è vicina agli interessi del clan Muto. Pensate che il Pizzimenti è anche il titolare dell’immobile sede dell’istituto di credito a Scalea. Il proprietario, un certo Rinaldi, ha tra l’altro un contenzioso con il Pizzimenti.

La BCC di Verbicaro, per quanto ne sappiamo, avrebbe voluto acquistare l’immobile in questione ma ad oggi tanto non è avvenuto e il Pizzimenti, di conseguenza, lucra anche l’affitto.

Il Cristiani, a sua volta, è il nipote dell’ex parlamentare Sandro Bergamo di Forza Italia. Nonché cognato di noti imprenditori del mattone, che fanno capo alla famiglia Grisia. Caso strano, il capostipite dei Grisia anni fa insieme proprio a Bruno Pizzimenti salì agli onori della cronaca nazionale poiché presso la Fornace di cui è proprietario il Pizzimenti vennero ritrovati rifiuti ospedalieri speciali. Ma non solo.

Il Pizzimenti occupa abusivamente circa 40 mila metri di area in agro di Santa Maria del Cedro, dove agli inizi degli anni ’80 con la complicità della classe politica paesana e di quella regionale, che gli hanno “regalato” il demanio, ha realizzato il megavillaggio turistico denominato Summer Day. E non è finita qui.

Da fonti molto attendibili si apprende che anche l’albergo sito in Scalea e denominato Parco dei Principi, così come il Villaggio Summer Day al comune di riferimento, non versa i tributi di ogni specie al comune di Scalea, e chi ha contezza di tanto, anche nell’ambito dell’amministrazione comunale scaleota, fa finta di niente.

Caso strano – e il nuovo procuratore di Paola Pierpaolo Bruni ne avrà sicuramente colto il segno -, gli intrecci tra famiglie e professionisti che occupano anche ruoli in istituti di credito, sull’Alto Tirreno cosentino sono tanti. Il Cristiani e la BCC di Verbicaro ne sono del resto l’emblema. Con la speranza che gli ispettori della Banca d’Italia presenti in questi giorni presso l’istituto di credito verbicarese, finalmente, siano capaci di leggere i citati intrecci e metter fine a questi rapporti “alquanto strani”, sempre per usare un eufemismo.