COMUNICATO STAMPA
Che i Centri di cure primarie non fossero la panacea di tutti i mali era sotto gli occhi di chiunque, operatore o utente che fosse venuto in contatto con questo tanto decantato servizio.
Le informazioni pervenuteci ci dicono che statisticamente, questa attività , non ha prodotto nessuna riduzione del numero di accessi di pazienti cronici e di pazienti in Codice Bianco verso gli Ospedali Spoke ed Hub.
Per questo motivo non ci sorprende la polemica che oggi imperversa sulla stampa locale, anzi, restiamo molto sorpresi dalla nota del Direttore generale il quale minaccia gravi provvedimenti disciplinari nei confronti del Direttore del distretto del Tirreno, reo di aver informato, doverosamente, la struttura Commissariale, delle carenze dei centri di cure primarie. La cifra di 400.000 Euro che non sono bruscolini, investiti meglio possono rilanciare le attività di settori importanti dei presidi ospedalieri finalizzati all’Emergenza-urgenza.
Sappiamo bene che i Centri di cure primarie, per avere un minimo di funzionalità e garantire un attività h 24, dovevano nascere all’insegna della trasparenza; tuttavia, non si capisce quante persone siano state assunte presso tali centri, come siano stati assunti e, ancor più grave, chi siano questi fortunati, i quali, senza nessuna selezione, vengono pagati con risorse regionali gravando sulle tasche dei cittadini calabresi.
In conclusione invitiamo sommessamente, il Direttore Generale, a revocare la delibera e contestualmente ad attivare un’inchiesta seria che faccia luce su quanto realmente accaduto.
La Segretaria Territoriale UIL FUNZIONE PUBBLICA
Susanna De Marco