Lettere a Iacchite’: “Rende, i costumi lasciamoli ai pagliacci”

Verre e Manna

Caro direttore,

voglio lanciare un mio pensiero nel grande dibattito politico di queste ultime settimane che si sta sviluppando nella nostra città qui a Rende in seguito alle ultime decisione intraprese dal sindaco di Rende Marcello Manna.

Ho seguito con attenzione tutti gli interventi e le interviste che si sono susseguite in questi giorni con i vari protagonisti di tutti gli schieramenti che sono presenti in città, alcuni dei quali, molto pungenti.

Vorrei con il permesso dei suoi lettori innanzitutto partire da una data di fondamentale importanza per me e cioè quella dove il sindaco Manna ha informato tutti, attraverso una “conferenza stampa monologo”, che aveva deciso di azzerare la sua giunta cosiddetta “politica” la fase 2 e di dare vita ad una nuova fase la numero 3 con una giunta istituzionale denominata del sindaco.

Dopo quella fatidica giornata abbiamo dovuto attendere altre due settimane abbondanti prima che il topolino partorisse la montagna!

Tralasciando le scelte sulla formazione della prima giunta che, forse, qualcosa avranno pur prodotto, non voglio, per carità, esprimere opinioni sui componenti e sul grado di produttività di questa neo-giunta ma, quanto dovremo attendere per capire se, questa, sarà quantomeno alla portata della prima (giunta)??! (considerando che, della seconda giunta, nessuno ha potuto constatare il lavoro svolto…!!!)

Dovremo analizzare il tutto anche sotto un punto di vista politico, per onore di verità e di correttezza politica-istituzionale, questa grande decisione che ha voluto fortissimamente prendere l’avvocato Manna in barba agli accordi che lui stesso aveva sottoscritto alcuni mesi fa con la sua maggioranza politica così per come dichiarato tra l’altro anche da una recente nota di Alternativa popolare.

Il sindaco Manna a questo punto del suo mandato e su tutto questo dopo gli ultimi accadimenti che lo hanno visto unico e solo protagonista HA L’OBBLIGO verso tutti i cittadini rendesi di dire la verità, la sua verità politica e di rispettare le prassi consolidate di tanti anni di amministrazione ed azione politica nel nostro territorio.

Mi spiego meglio, in politica ciò che sta accadendo e che è accaduto ha dei connotati ben precisi e ben delineati. Come già qualche autorevole consigliere in alcuni sui scritti sulla stampa ha ben rappresentato nei giorni scorsi.

Il sindaco deve formalmente informare la nostra città che la sua maggioranza, che lo aveva candidato prima e fatto eleggere subito dopo, e soprattutto lo ha sostenuto a suon di voti, tutti a suo favore, ahimè, non esiste più!
(è chiaro a tutti)

Il progetto “civico” cui si è basata la candidatura e la scelta della maggioranza dell’elettorato, tanto caro allo stesso sindaco, è definitamente e vergognosamente fallito.

Anche se è chiaro a tutti, di chi siano le colpe di tali fallimenti, il sindaco ha l’obbligo morale d’essere chiaro ed onesto con tutti svelando, quindi, gli antagonisti.
È giusto spiegare ad una intera città il motivo per cui siamo ad una TERZA giunta!

Credo che, a questo punto, al nostro sindaco convenga dichiarare l’evidente crisi della “propria” maggioranza e, magari di dimettersi prima.

Potrebbe sembrare che il ruolo emerso da alcune povere anime isolate all’ultimo consiglio comunale, così per come si stanno appalesando le cose, sia da attribuire ad una luce divina che abbia delegato i 3 moschettieri di diventare i nuovi “salvatore della patria” o meglio ancora le muse ispiratrici…

Non vorrei essere diretto ma i costumi lasciamoli ai pagliacci!

Io alle ultime competizioni elettorali mi sono candidato in una lista che sosteneva a sindaco il dr. Pasquale Verre, mi sono molto impegnato e ci ho creduto fino in fondo purtroppo però, il mio candidato sindaco ha perso, ed ora che anche lui inizia ad ammiccare al suo diretto ex-competitor, mi viene da ridere!

Illustre direttore le dico in maniera diretta che se pensa di poter vestire altri abiti è giusto e corretto ma per poterlo fare deve assolutamente dimettersi da questo ruolo che oggi ricopre non solo per rappresentare la sua persona ma bensì anche per rappresentare noi tutti che in lei abbiamo creduto e che l’abbiamo con grande lealtà sostenuta fino alla fine!!!

Inoltre, vorrei avventurarmi anche in una specie di conta qualora, come sembra, a breve, in consiglio ci sarà bisogno di un nuovo voto su cui si dovrà formare per forza di cosa questa nuova maggioranza.

Il Laboratorio voterà compatto come la stessa Forza Italia e da qui in poi iniziano i se, i ma, i forse ed i però….

Abbiamo in ordine sparso Antonello Elia, tutto il gruppo di Alternativa popolare anzi meno uno… Poi assieme i consiglieri Cuzzocrea, De Rango Franchino, Verre, i quali in più riprese, oggi ed in passato, hanno strizzato un occhio all’avvocato Manna!

Il dottore Rausa, che dopo le ultime dichiarazioni, sta dimostrando d‘essere privo di lacci, ha dichiarato fiducia e lealtà al sindaco Manna in forza del ruolo che vuole continuare a ricoprire anche per il prossimo futuro, abbandonando i propri compagni di (s)ventura e non solo…

Concludo solo dicendo che tutti restano in attesa di ricevere risposte sui recenti “ERRORI” commessi all’interno della gestione del comune di Rende, senza ricordare a nessuno i nomi dei legali delegati e pagati da noi cittadini e sulle determinazioni dell’esenzione dalla TARI.

Lasciando ogni libera riflessione su quanto raccontato, ringrazio per lo spazio dedicato.

Angelo VOLPENTESTA
già consigliere comunale della Città di Rende