Cosenza, una città in mano agli incendiari: non sarebbe ora di prenderne qualcuno?

Questa bella foto, significativa ed eloquente, scattata ed inviataci ieri sera da un nostro lettore, ritrae la situazione degli incendi sulla città di Cosenza e sulle zone del suo hinterland alle 20,30 dopo una intera giornata di fiamme e fuoco. A sinistra vediamo il fumo sulla città di Cosenza, messa in ginocchio e paralizzata fin dalla tarda mattinata. Al centro le località di Laurignano e Tessano continuano incredibilmente ad ardere nonostante l’impiego di due elicotteri antincendi, del famoso “Nuvola Rossa” e di decine di squadre di vigili del fuoco. A destra invece le fiamme alte, che purtroppo hanno interessato per tutta la notte Mendicino, ma anche qualche contrada di Castrolibero e Marano Principato.

E’ una foto di una carica impressionante, che ci spiega in maniera nuda e cruda come Cosenza sia completamente in balia di incendiari senza scrupoli, che rispondendo ad un disegno ben preciso e che ormai va avanti da mesi, distruggono tutto senza trovare ostacoli. E nel lungo e triste elenco degli incendi non si può non citare anche quello, dolosissimo, di corso Telesio nel quale hanno perso la vita tre persone.

Impossibile non additare l’inerzia e l’immobilismo irritanti della procura della Repubblica di Cosenza ma anche delle forze dell’ordine. Possibile che chiunque voglia incendiare la città possa agire indisturbato? Che ci sta a fare quel buffone del procuratore Spagnuolo, che ha anche il coraggio di dire che la sua procura non va in ferie? Sia serio Spagnuolo e si vergogni. Cosenza non merita magistrati inetti e corrotti come lei.