Lettere a Iacchite’: “Mendicino, chi attacca il sindaco è chi ha distrutto il paese”

Liberiamo Mendicino e i suoi alleati politici che hanno distrutto Mendicino da qualche mese, attraverso questo gruppo anonimo, attacca l’operato dell’attuale amministrazione di Mendicino, dandogli colpe ogni giorno di tutto e anche di più.

Tale gruppo anonimo, che non nega, anzi scrive pubblicamente, di essere a sostegno della consigliera di opposizione Francesca Reda e di tutto l’entourage Piscitelliano che per decenni ha governato Mendicino, dimentica però di ricordare i disastri, le incapacità e i guasti creati alla Città da quelle gestioni politiche e amministrative.

Milioni di euro di debiti alle casse comunali ma non a fronte di investimenti utili per Mendicino, ma per realizzare interventi che non hanno portato alcun beneficio ai cittadini; dimenticano di parlare del fallimento della loro azione amministrativa che aveva relegato questo paese ad essere sporco, abbandonato e degradato; hanno dimenticato persino che ai loro “tempi” la spazzatura arrivava al terzo piano delle case con cassonetti traboccanti e odori nauseabondi; che dire poi delle politiche sociali gestite in maniera clientelare e senza alcuna trasparenza, fino al punto di mandare i cittadini a ritirare farmaci nella farmacia del paese con autorizzazioni  firmate dal sindaco, o proprio dalla consigliera Reda, e non deliberate dalla giunta e con determine degli uffici. L’elenco delle storture e del fallimento sarebbe lungo. E ci fermiamo qui.

Da tre anni a questa parte, invece, Mendicino, grazie alla forte volontà dei cittadini di uscire da questa palude sta rinascendo giorno dopo giorno: la differenziata è arrivata a oltre il 65% con picchi alcuni mesi anche del 75; le politiche sociali sono regolamentate e aperte a tutti con regole chiare e precise; il centro storico torna a rinascere grazie alla detassazione delle nuove attività con l’apertura di pizzerie, panetterie, ristoranti e circoli ricreativi. Tutto ciò spendendo solo quelle poche risorse che i Comuni possono oggi permettersi, e con una logica di parsimonia senza fare sperperi inutili come avvenuto in passato. Prova ne è che il festival Radicamenti quest’anno non è stato ancora realizzato perché quella di Mendicino è stata l’unica amministrazione che ha deciso di attendere l’esito delle graduatorie degli eventi culturali regionali, e le somme ammesse a finanziamento, prima di spendere un solo euro nonostante sia tra i comuni ammessi.

Anche il tema idrico è un problema annoso come sanno tutti i mendicinesi, e questo gruppo anonimo che sostiene gli stessi personaggi che hanno rovinato Mendicino dovrebbe, prima di parlare di altri, spiegare perché per decenni questi loro referenti politici non hanno mai fatto nulla per risolvere questo problema. Come mai non hanno mai lottato in passato per far valere le sacrosante ragioni dei mendicinesi?

Oggi, al contrario di ieri, questa amministrazione sta portando avanti una lotta finanche con Regione e Sorical per ottenere le risorse necessarie a risolvere il problema. E finalmente si sta mappando la rete come mai era avvenuto in precedenza, e nei prossimi mesi inizieranno quei lavori che dovevano già essere stati realizzati nei lustri precedenti per ridurre almeno il problema, grazie ad un finanziamento della Regione ottenuto da chi oggi guida Mendicino.

E tanto altro si potrebbe dire in merito alla netta distinzione tra il passato e il presente politico, basti pensare che interi quartieri di Mendicino al 2017 non hanno ancora il metano e tra qualche mese finalmente lo avranno con l’impegno dell’attuale amministrazione. O che ci saranno, a breve,  nuove scuole adeguate sismicamente, totalmente finanziate da progetti presentati sui bandi regionali.

E ancora: finalmente Mendicino ha una sala consiliare dedicata a Falcone e Borsellino, due centri di accoglienza Sprar per i migranti, un Teatro che realizza una stagione di tutto rispetto. Da qualche mese, inoltre, sono stati istituiti i comitati di quartiere, e tutte le sedute consiliari avvengono in diretta streaming. E per finire cosa che non era mai successa prima, gli scrutatori saranno sorteggiati e non saranno più “scelti” nel chiuso della stanza del sindaco da tre persone come come avveniva prima.

Ecco questo e tanto altro dovrebbe dire questo gruppo anonimo se ama Mendicino e vuole il suo sviluppo sociale, culturale ed economico, e non trovare a tutti i costi la pagliuzza nell’occhio di chi oggi guida la Città solo per sostenere politicamente chi ha rovinato, forse anche irreparabilmente, questo nostro paese.

Un gruppo di cittadini che ama davvero Mendicino