Si è concluso il primo grado del processo scaturito dall’operazione denominata Time Out, scaturita dalle indagini portate avanti dalla procura di Cosenza nel 2012 contro alcuni dipendenti del Comune di Pedace, nella provincia di Cosenza, accusati a vario titolo di truffa aggravata perché assenteisti. Le indagini eseguite dai carabinieri avevano evidenziato le gravi mancanze dei tanti dipendenti monitorati colpevoli di timbrare il cartellino per poi allontanarsi arbitrariamente dal posto di lavoro, arrecando grave danno ai cittadini e alla pubblica amministrazione.
Sono stati condannati dal collegio giudicante Gianfranco Faraca (1 anno e 6 mesi), Gabriele Nicoletti (1 anno e 4 mesi), Licia Dora Scarcelli (1 anno e 6 mesi), Gina Piraine (1 anno e 6 mesi), Liliana Talarico (1 anno e 4 mesi), Salvatore Manieri (1 anno, 2 mesi e 15 giorni), Valentina Faraca (1 anno, 3 mesi e 15 giorni), Luigina Curcio (1 anno e 6 mesi), Mario Oliverio (1 anno, un mese e 25 giorni) e Costantino Basile (1 anno e 6 mesi). Gli stessi sono stati condannati al risarcimento danni nei confronti del Comune di Pedace.
Sono stati invece assoltii perché il fatto non sussiste: Francesco Zagotta, Vincenzo Greco, Antonietta Lucanto, Ernesto Murrieri, Franca Nicoletti, Teresa Celestino e Dino Mario Altomare.