Politiche 2018: che fine ha fatto Ferdinando Aiello?

Nel fermento di questi giorni, dove i deputati uscenti scalpitano per capire se saranno ricandidati oppure no, uno dei pochi che né si vede e nè si sente è il deputato uscente del PD Ferdinando Aiello. Che fine ha fatto? Dove si trova? Qualcuno lo ha visto?

Il suo “silenzio stampa” in questa fase di campagna elettorale risultata un po’ strano. E’ vero che Aiello è sempre stato un deputato riservato, mediaticamente parlando, ma è pur vero che oggi non è il momento dei silenzi. Specie in questa campagna elettorale. Evidentemente sa il fatto suo.

Per quanto giovane, Ferdinando, è una vecchia volpe della politica locale. Ad ogni competizione elettorale a cui ha partecipato, è risultato sempre vincente.

Nonostante i suoi cambi di casacca ha sempre mantenuto un suo pacchetto di voti, più o meno stabile, dimostrando, di volta in volta, una grande capacità di recuperare i voti perduti in un determinato territorio – causa le classiche promesse non mantenute – riacquisendoli in un altro. La tecnica è sempre la stessa: se il caggio non abbocca più alle chiacchiere, basta cambiare caggio. Semplice e pratico. E fino ad ora ha sempre funzionato.

C’è da dire che la capacità di Ferdinando di “conquistare” nuovi territori, è dovuta anche alla sua migliore dote: l’umanità. Per quanto faccia parte della matassa dei professionisti della politica a differenza degli altri ha sempre compreso veramente il “digiuno”. Intervenendo personalmente, spesso e volentieri, laddove il bisogno concreto si è manifestato, senza nulla a pretendere. Clientele a parte, questo gli va riconosciuto.

Le voci che girano su di lui sono diverse: c’è chi dice che sta contrattando una sua candidatura nel collegio di Castrovillari. Altri dicono che Minniti si stia adoperando per trovargli un collegio sicuro fuori regione. E cose simili.

Ma la voce che gira di più, è quella di una sua ferma volontà di non candidarsi. Dicono persone a lui vicine che non sarà di questa partita. Se così fosse, sarebbe un altro colpo al PD, dopo quello del Cinghiale. Un Ferdinando svincolato, significa scarso impegno nel reperire voti.

Certo è che questa “dichiarazione” va presa con le pinze. Anche se in tanti la danno come la più accreditata. Se Ferdinando ha rinunciato a candidarsi, così come ha fatto il Cinghiale, vuol dire veramente che gatta ci cova. Un Ferdinando privo di cariche pubbliche è difficile da immaginare. Qualcosa si muove sottobanco. Magari un incarico promesso da qualche parte o una candidatura più tranquilla alle europee, un posto da assessore regionale nella futura giunta del Cinghiale, o chissà cosa.

Resta comunque una domanda: che fine ha fatto Ferdinando Aiello?