Siamo ormai a pochi giorni dall’evento-pagliacciata dell’anno, cioè l’inaugurazione del ponte di Calatrava, che molti cosentini ormai definiscono il ponte dei vavusi. Tra le tante assurdità legate a questa indecente pagina della nostra sventurata città in mano a truffatori e delinquenti, ci piacerebbe che qualcuno spiegasse i motivi per cui il tutto è stato deciso da una delibera di giunta, la numero 10 del 16 gennaio 2018 per la precisione.
Ci saremmo aspettati la solita determina a uso e consumo degli amici degli amici a cui affidare la bella cifra di oltre 126.000 euro per uno spettacolo. Ci siamo chiesti: “Ma si può fare un affidamento diretto dato che la cifra supera i 40.000 euro?”. Beh, sì, potrebbe trattarsi di un spettacolo unico, irripetibile, ma…. abbiamo notato, però, che l’incarico non è stato affidato tramite una determina dirigenziale, ma con una delibera di giunta. Ora, sappiamo che la giunta può solo fare atti di indirizzo e non sceglie come e a chi fare l’affidamento. Siamo dinanzi al solito abuso?
E non è il solo: se si legge la delibera, che – ribadiamo – è un atto “scorretto” in questi casi, si nota che non vi è impegno di spesa. La delibera, infatti, non impegna la spesa, per questo ci vuole una determina, ma non l’hanno fatta e ciò fa davvero ridere se pensiamo che il Comune di Cosenza fa determine a iosa e ad hoc. L’impegno di spesa si potrebbe fare in sede di bilancio e pagare lo spettacolo tra mesi ma non c’è neanche il parere contabile e poi l’assessore Vigna (quello fascista) era assente dalla seduta di giunta… Certo, anche lui lecca da molti anni ma se non era presente a quella seduta qualche motivo ci dovrà pur essere.
Ne deduciamo, allora, che i soldi non ci sono per pagare tutto quell’ambaradan annunciato dal cazzaro e da Mortisia (la Santelli) alla Canera dei Deputati.
Verso la fine della delibera, proprio perché non è una determina, si legge anche che si potrebbero trovare degli sponsor e qualche giorno fa è venuto fuori che la Cimolai, impresa che ha realizzato il ponte, è pronta a sponsorizzare in parte lo spettacolo.
Ricapitolando: la delibera non serve a nulla se non come atto di indirizzo, la giunta non può fare affidamenti, ma solo, ripetiamo, atti di indirizzo, la delibera non è un impegno di spesa e di determine per questo evento, fino ad oggi, sull’albo pretorio non ce ne sono.
Insomma, siamo davanti ad un ponte che non serve a nulla, che non collega niente, senza le dovute autorizzazioni paesaggistiche, di cui ora non si parla più, dove è morto un operaio dopo quattro mesi di agonia. Un ponte che ha succhiato buona parte dei fondi ex Gescal, prelevati dalle buste paga dei lavoratori, togliendo a questi la possibilità di poter avere una casa (scandalo su cui il Pd non ha proferito verbo). Un ponte, inoltre, che sarà inaugurato in pompa magna con i soldi dei contribuenti arrabbiatissimi e che prevede uno spettacolo stratosferico di migliaia e migliaia di euro deciso con una delibera, cioè un atto improprio per un caso del genere. Ormai non ci appelliamo neanche più al porto delle nebbie, dove il cazzaro sguazza a suo piacimento ma alla gente, ai cosentini perbene, che devono comunque essere informati di come la nostra città sia ormai diventata il paese dei balocchi per un cerchio magico di truffatori.