Politiche 2018: le bugie della pasionaria Anna Falcone

Lo avevamo scritto il 4 dicembre del 2017 che sarebbe finita così: una bella candidatura nella lista Liberi e Uguali per la pasionaria Anna Falcone (http://www.iacchite.com/anna-falcone-la-pasionaria-della-nuova-sinistra-lotta-popolo/)

Una candidatura che la bella pasionaria della Costituzione Anna Falcone ha sempre negato, annunciando addirittura querela nei nostri confronti, commentando sul post FB, il nostro articolo:

E insiste dicendo che è disposta a saltare, in nome del lavoro svolto, anche questa tornata elettorale:

Non ci voleva tanto a capire che sarebbe finita così. Del resto è stata lei, insieme a qualche altro scienziato che si spaccia, al pari suo, di sinistra, a far saltare l’assemblea del Brancaccio, perché aveva capito che con i “gruppuscoli” che compongono l’odierno cartello di “Potere al popolo”, non ci sarebbe stata, per lei che ha sempre aspirato a questo, la possibilità di una candidatura con qualche speranza di elezione.

Da qui il salto della quaglia. Oggi apprendiamo da lei stessa della sua candidatura nelle liste di LeU, con una motivazione che è un misto tra un arzigogolo (di quelli in “uso” alla peggiore specie politica) e la classica retorica di chi si finge di sinistra.

Quello che non capiamo è il perché la pasionaria della sinistra che difende la Costituzione, non ha ammesso da subito questa sua volontà. Perché ha negato che il suo “percorso” – all’indomani del boicottaggio dell’assemblea del Brancaccio – l’avrebbe inevitabilmente portata a cedere alle lusinghe di Grasso, con il quale “amoreggiava” da tempo?

Il perché è presto detto: la pasionaria della sinistra che lotta per il popolo ha la stessa idea della politica di personaggi come D’Alema, Bersani, Grasso, che con la sinistra c’entrano come la marmellata sui maccheroni, abituati a strumentalizzare la miseria altrui per il proprio tornaconto personale. L’unica cosa che gli interessa è una poltrona in parlamento, i privilegi che ne derivano, e soprattutto lo stipendio.

Resta il fatto che la pasionaria ha mentito, e se ha mentito una volta chi ci dice che non lo rifarà?

Certo è che il nome scelto da Grasso si adatta bene a questi personaggi: Liberi di dire bugie, Uguali a tutti gli altri politici imbroglioni.