Rende, Parco Acquatico. Principe: “Manna, annulla quel bando: fai ridere i polli”

di Sandro Principe

L’avv. Manna, durante la campagna elettorale del 2014, ha sparato ad alzo zero contro il Parco Acquatico con potenti cannoni Krupp, caricati con munizioni fornite dai suoi sostenitori, capeggiati da un noto e facoltoso professionista.
Promise Manna:
“il Parco Acquatico già ideato, progettato, finanziato ed appaltato non s’ ha da fare”. Bisogna riconoscere che, consapevolmente od inconsapevolmente, l’avv. Manna rischia di mantenere la promessa. Ed, infatti, far fallire il Parco Acquatico equivale a non averlo fatto. Per questa impresa l’avv. Manna ha messo in campo due mosse.

La prima: ha utilizzato tre milioni di euro, messi a disposizione del Comune di Rende dall’Unione Europea per il completamento del Parco, per acquistare attrezzature per la SPA ( centro benessere ) e per il ristorante ed, inoltre, per acquistare le poltrone ( di colore orrendo ) per la sala adibita ad eventi di varia natura. Invece di rendere fruibile il Parco, dotandolo di una illuminazione adeguata, delle essenza vegetali ed arboree previste dal progetto originario e di rendere, altresì, agibili i laghi il sindaco ha impegnato diversamente le risorse per il completamento dell’infrastruttura: facendo acquisti che potevano benissimo essere fatti dal concessionario in ossequio ad idonea ed opportuna clausola da inserire nel bando di gara.
Oggi il Parco si presenta come un deserto ed i laghi sono ridotti ad un pantano.

La seconda mossa:
il Comune di Rende ha ideato un bando di gara ricco di assurdità: come la base d’asta stabilita in miseri 10 mila euro di corrispettivo e come la durata della concessione fissata in soli nove anni, con il rischio di ritrovarsi un concessionario con poche risorse finanziarie e, comunque, non incentivato a fare investimenti.

Signor sindaco, annulli il bando e si avvalga del parere di esperti degni di questo nome per predisporre un nuovo bando. La proroga di trenta giorni della data di scadenza del bando è inquietante oppure fa ridere i polli.

N.B: i tre milioni di euro, ottenuti dall’ U.E. per completare il Parco, costituiscono una prassi che prevede un ulteriore finanziamento, pari al 20% delle risorse originarie assegnate per la realizzazione dell’opera ( ed, invero, tre milioni di euro rappresentano il 20% di 15 milioni di euro, finanziamento iniziale. Anche il viale Principe, finanziato per 15 milioni, ha ottenuto ulteriori 3 milioni di euro per il suo completamento).