SULL’AGENDA URBANA E’ ORA CHE MANNA SI SVEGLI
Sarebbe il caso che il sindaco Manna pensasse ad opere che possano restare alla città altro che pensare alla Rende 2.0. Anche lo slogan utilizzato dal sindaco appare oramai superato, così come le “opere” che annuncia di voler realizzare, operette che guardano al passato e non al futuro. Se proprio volesse stare al passo coi tempi, almeno con gli slogan, qualcuno dovrebbe consigliargli di parlare almeno di Rende 3.0! Noi già da tempo preferiamo parlare della necessità di progettare e realizzare “La Terza Rende”.
Al di là degli slogan, la verità è che l’agenda urbana è una cosa seria, molto seria, e piange il cuore nel vedere che 15 milioni di euro, quelli che spetterebbero a Rende, siano in mano ad un sindaco e ad un manipolo di uomini superficiali, politicamente incompetenti, che non hanno alcuna conoscenza del territorio, dei suoi bisogni e della sua storia. Uomini senza idee e senza nemmeno un pizzico di fantasia.
Del resto, se così non fosse, non si arriverebbe a concepire di spendere 15 milioni di euro, come dice di voler fare l’amministrazione Manna, per cose che sono al di sotto dell’ordinaria amministrazione come la riapertura delle scale mobili, l’apertura di un ristorante a palazzo Basile e la riqualificazione di qualche parco; cosa quest’ultima che ci spaventa alquanto, visto i risultati ottenuti con la riqualificazione delle villette di Commenda. Un’amministrazione che si rispetti, queste cose, ammesso e non concesso che siano le più urgenti da fare, le realizza utilizzando fondi ordinari oppure fondi provenienti dalla partecipazione a bandi di altro tipo, non sperperando i fondi dell’agenda urbana che essendo consistenti permetterebbero di realizzare opere migliorative del profilo urbanistico della città in vista del nuovo PSC e anche e soprattutto in vista della realizzazione di una possibile città unica Cosenza-Rende.
E allora, SI SVEGLI Manna e si affacci da una delle finestre della casa comunale, visto che quelle di casa sua non affacciano su Rende, e guardi ad est, si accorgerà per esempio che c’è un viale Principe da completare e che questo va prolungato a nord con la zona industriale e a sud con viale Mancini attraverso un ponte di cui tutti conoscono l’utilità, ma nessuno fa qualcosa di concreto per realizzarlo. La sua costruzione da sola simbolicamente darebbe senso all’intera agenda urbana Cosenza-Rende.
SI SVEGLI Manna e si faccia accompagnare da qualche suo residuo ascaro a Quattromiglia; lì forse si accorgerà che andrebbe realizzato o rispolverato un progetto di collegamento con la zona industriale.
SI SVEGLI Manna e restando nel quartiere di Quattromiglia, fermi per strada uno dei tanti studenti fuorisede e gli chieda di accompagnarlo a piedi all’università, sono sicuro che nel tragitto lo studente avrà modo di parlarle della necessaria conurbazione città-università e certamente le chiederà di intervenire immediatamente, facendole toccare il problema con mano, affinché si realizzi un passaggio pedonale per l’università che sia protetto, illuminato e degno di una città che vuole investire con i fatti e non con le parole sul motore principale della sua economia.
Ecco, noi che intendiamo raccogliere idee per la progettazione e la realizzazione della Rende del futuro, quella che noi amiamo chiamare La Terza Rende, per fare degli esempi i soldi dell’agenda urbana li spenderemmo così.
Carlo Petrassi – La Terza Rende –