Nei giorni scorsi decine di cosentini ci hanno scritto per denunciare una delle tante vergogne della scena politica della nostra città. Il Liceo Scientifico “Fermi” (incredibile ma purtroppo vero) ha dato mandato di organizzare un convegno con l’illustre presenza del presidente della Corte costituzionale Paolo Grossi ad un noto faccendiere e truffatore ovvero Antonio Ciacco (http://www.iacchite.com/cosenza-incredibile-presidente-della-corte-costituzionale-introdotto-ciacco/). Dopo aver raccolto la protesta della gente, ora ci soffermiamo su un aspetto particolare: ma com’è possibile che Ciacco faccia il bello e il cattivo tempo in questa scuola?
La presenza di Ciacco al “Fermi”, importante liceo di Cosenza riconosciuto unanimemente per la qualificata didattica e per l’impegno della sua classe docente, è un regalo della precedente dirigente Bilotta.
Di lei era stato fallimentare legale (come sempre), consigliandola malamente in tante cause tutte inevitabilmente perse: ma a lui chiaramente non interessavano gli esiti dei dibattimenti giudiziari ma solo i soldi che ne ricavava.
Proveniva da San Giovanni in Fiore, dove colleghi e studenti si dovevano rivolgere a “Chi l’ha visto?” per rintracciarlo. Infatti, con la copertura di preside e segretario se ne stava comodamente a casa o in tribunale o al Comune pagato dallo stato e protetto dai suoi amici (principalmente Madame Fifì ed il consorte) e da qualcuno in Provveditorato (come il suo amico Sessa e il suo parente omonimo).

Scandaloso che, pur non lavorando tutto l’anno, veniva nominato (chissà tramite quali magagne) per fare gli esami di commissario nelle superiori o presidente di commissione nelle medie a Cosenza. Poi passa al Geometra del capoluogo, dove in poche settimane di presenza colleziona richiami e riservate fino a quando pensa bene di mettersi in malattia per l’intero anno scolastico.
Con la Bilotta fa domanda di trasferimento al Liceo “Fermi”, che già ben conosce. In questa scuola c’è il figlio ed entrambi sono nel consiglio di istituto, avendo la preside e suo marito (!) con richieste dai toni molto persuasivi chiamato a tutti per farli votare. C’è pure il fratello, che fa l’insegnante di sostegno ma soprattutto è sostegno per suo fratello. Insomma: una bella scuola di famiglia.
Quando lui imperversa nel consiglio di istituto, facendo il killer per la Bilotta, tutti i rappresentanti degli studenti, la maggioranza di quelli dei professori e la genitrice presidente dell’organismo si dimettevano per le situazioni imbarazzanti che si succedevano. Il gesto avrebbe dovuto provocare un terremoto ma i poteri forti, che proteggevano la Bilotta e la sua gang, riuscirono a mettere tutto a tacere e Ciacco continuò nelle sue squallide operazioni. Quando la Bilotta venne sospesa dal Ministero per le sue malefatte e perse una causa dopo l’altra, si capì che Antonio Ciacco non era altro che un buffone millantatore.
Per fortuna della scuola, Ciacco arrivò al “Fermi” proprio quando la Bilotta fu costretta ad andare in pensione. E meno male: la battuta che circolava era che, avendo Ciacco copertura e mani libere, qualche mattina in quella scuola non sarebbero stati trovati più banchi e sedie!
Durante il primo anno della nuova preside, Antonio Ciacco rimane ai margini nella scuola: si sa bene che gran parte dei docenti lo schifa per quello che ha fatto. Il fratello invece continua a farla da padrone e si continua come prima a ricoprirlo di funzioni (e di soldi). Una di queste è fare le sostituzioni dei docenti assenti: ovvio che privilegiato ne risulta il fratello maggiore che, pur in servizio, sta a fare le proprie cose in giro. Anzi, riceve anche qualche raro (e sventurato) cliente fuori dai cancelli della scuola mentre dovrebbe stare in classe! Questo mentre altri docenti, per molto meno (forse perché non della cerchia degli amici della dirigente) ricevono riservate, censure, contestazioni, addirittura sanzioni. Ma questo è un altro discorso su cui stiamo raccogliendo i dati e su cui ritorneremo presto.
Spudorato e arrogante, come sempre, Ciacco. Ma il bello accadrà nell’anno scolastico in corso, in cui le vicende sue e del “Fermi” si incrociano con il trio Iacucci-Occhiuto-Oliverio.
2 – continua