Finalmente è finita! E’ stata una campagna elettorale molto dura con tanti “colpi bassi” e sorprese: dal caos nel M5S, alle litigate tra Berlusconi e Salvini, ad un Pd impalpabile, agli scontri tra “neofascisti” e “antifascisti”. Anche il materiale elettorale cartaceo si è ridotto al momento minimo, così come i manifesti affissi negli spazi autorizzati, a parte qualche pappone del Pd e di Forza Italia.
La campagna elettorale si è ormai spostata sui social network, Tv e radio. Si respira chiaramente tra i cittadini chiamati ad esprimersi oggi che la fiducia verso le istituzioni e quindi verso coloro che si candidano a rappresentarle, soprattutto quelli che appartengono ai partiti corrotti (Pd e Forza Italia in primis) è calata profondamente: negli ultimi 20 anni la gente crede sempre di meno nello strumento elettorale (basta guardare i dati sull’astensione). Ricordiamo che si voterà nella sola giornata di oggi, domenica 4 marzo, dalle 7.00 alle 23.00, e ad urne chiuse inizierà subito lo spoglio delle schede. Lunedì 5 marzo, dunque, conosceremo i risultati.
Quest’anno ai seggi elettorali troveremo una novità della quale nessuno parla: il tagliando antifrode.
Si tratta di un bollino con un codice alfanumerico che verrà applicato su una appendice di ciascuna scheda. Al momento della consegna delle schede agli elettori, i presidenti devono far prendere nota del codice sulle liste elettorali. Quando gli elettori escono dalle cabine NON DEVONO ASSOLUTAMENTE INSERIRE LE SCHEDE NELLE URNE ma le devono consegnare al presidente del seggio il quale deve prima controllare che il codice corrisponda a quello annotato, poi deve staccare l’appendice contenente il codice, quindi imbussolare le schede nelle urne. NON BISOGNA PER NESSUN MOTIVO STACCARE L’APPENDICE CON IL CODICE, PENA L’ANNULLAMENTO DELLA SCHEDA E DEL VOTO.
Di tutto questo purtroppo non si parla e c’è da giurare che i papponi del sistema vogliano approfittarne per annullare qualche voto che non gli piace…