Occhiuto – che aveva in mente tutta un’altra “presentazione” perché sperava in una “vittoria” del centrodestra a traino Forza Italia – dopo la clamorosa sconfitta dei partiti, a cominciare dal suo, da furbetto qual è, annuncia la sua candidatura a presidente della Regione cambiando “registro” e tentando, com’è suo costume, di salire sul carro dei vincitori, annuncia: «La netta affermazione dei Cinquestelle dimostra che le persone sono esasperate e hanno voglia di cambiamento, esigenza che condivido in pieno. Sono pronto ad accettare la sfida e proporre il cambiamento per la Calabria, candidandomi alla Regione».
Il solito ipocrita e bugiardo. Come se lui non c’entrasse niente, insieme a suo fratello e al partito che rappresentano, nello sfascio economico e sociale dell’Italia, anche a guida Berlusconi. E da buon opportunista sveste subito gli abiti stretti di Forza Italia, per indossare quelli del “cittadino” stanco delle ruberie dei politici. Solo i caggi o i lecchini possono credere a queste sue parole.
Ed infatti a smentirlo, proprio perché non ci crede più nessuno alle sue chiacchiere, e per evitare “fraintesi”, arriva a stretto giro di posta la risposta del senatore pentastellato Morra, ringalluzzito come non mai dall’evidente overdose di voti, e per la prima volta, e senza giri di parole dice chiaro ad Occhiuto quello che di lui pensa.
«Apprendiamo dalla stampa locale che oggi il sindaco di Cosenza si sia auto-candidato a governatore della Calabria e stracciandosi di colpo le vesti di esponente di Forza Italia, dopo aver condotto la campagna elettorale in favore del fratello e del proprio vicesindaco, si voglia all’improvviso mettere i panni del civismo rispettoso della legalità, interprete del “voto di protesta” dei 5 stelle. Il primo cittadino di Cosenza non mostra un briciolo di dignità e lo fa nel peggiore dei modi, come se non sapesse che il voto al Movimento 5 Stelle non è un “voto di protesta” ma è un voto per cambiare la politica e la propria terra! Appare fin troppo chiaro che Occhiuto sia in preda ad uno dei suoi deliri di onnipotenza e faccia finta di non comprendere che il voto al M5s a Cosenza ed in Calabria, dei tanti giovani e meno giovani, sia stato un voto soprattutto contro politicanti come Mario Occhiuto che scaricano sul Comune di Cosenza e quindi sui cittadini i propri debiti, che guidano comuni coinvolti in inchieste giudiziarie su appalti spezzatino e sulle luminarie pazze, che nella propria Giunta hanno assessori condannati. Il sindaco pro tempore della città dei Bruzi non deve neanche permettersi di accostare il nome del MoVimento Cinque Stelle al suo!».
Ecco, le parole giuste dette al momento giusto,e soprattutto parole vere. Finalmente parole degne di una vera, concreta e leale opposizione che non fa sconti a nessuno quando si tratta di tutelare il patrimonio pubblico, e i cittadini. Speriamo che “l’overdose” al senatore Morra duri parecchio, e che questo sia solo l’inizio di una civile e democratica battaglia contro la corruzione a Cosenza fino adesso mai combattuta.