di Diego Cugia
Non sempre mente e anima vanno d’accordo. Anche se hai la mente aperta, l’anima vola comunque più in basso, più in alto, e più lontano. Alla mia mente, per esempio, dò spesso dell’ignorante, talvolta dell’imbecille e sono sempre costretto a richiamarla: «Sei troppo egocentrica!» la sgrido «sta attenta agli altri, ascolta, sii meno vanitosa!». L’anima, invece, non mi dà mai di queste rotture di palle, è solare, serena, gioiosa, non si riconosce in questo “ego” né in questo corpo, né nella sua mente, ma in una specie di sfavillante corpo cosmico dove non c’è differenza fra i nostri occhi, i pensieri e le stelle. Un condominio libero, un alveare di anime che poi sono tutte la stessa, dove mi trovo benissimo, e quando abito lì, sempre più a lungo, a Matteo Salvini o a Casa Pound (faccio per dire) io neanche ci penso.
Anche nel caso di queste elezioni, infatti, mente e anima hanno avuto valutazioni diverse. Quelle della mente, oggi, sono corrucciate e sfigatielle. La mia mente è di sinistra, e ha perso. L’anima mia, invece, è molto allegra, e ride come una bambina il primo giorno di vacanze al mare. Le ho chiesto: «Ehi, ma da dove ti viene tutta questa gioia?». Mi ha risposto: «Primo: hanno votato in tanti, e questo è un bene. Secondo: un movimento, formato in gran parte da giovani, è sbucato dal nulla e in pochi anni è diventato il numero uno. Il che vuol dire che la democrazia funziona e che se uno si mette in testa una cosa, e ce la mette tutta, può ottenere qualsiasi risultato. Non è bello? Terzo: Berlusconi ha perso (e qui l’anima ha fatto una piroetta). E tanti altri Ego esorbitanti, da Renzi a D’Alema, hanno preso una sonora legnata. Chissà che non faccia loro del bene? Quarto: male è andata a tutti quelli che hanno fatto governi non voluti dagli elettori. Ben gli sta. Ora ne pagano le conseguenze. Quinto e ultimo: per la Storia non sempre, ma per lo Spirito i grandi scossoni sono sempre salutari. Insegnano, a chi vuole imparare».
Ve l’ho detto, l’anima mia (libera dalla mente) è giocosa, semplice, e guarda sempre al lato puro e bello della vita. Da ragazzino seguivo lei. Poi la mente ha eretto un muro per mezzo secolo. Da qualche anno, l’anima l’ha buttato giù. La mente pensi quel che vuole, oggi piove, eppure l’anima mi suggerisce che per il mio Paese potrebbe anche essere una bellissima giornata. Perfino la mente annuisce: «In qualche modo», dice la rompiballe, «siamo comunque usciti dall’ambiguità. Un consiglio ai vincitori: non avete vinto un derby, non siamo alla partita. Cazzo ridete? C’è un Paese in sofferenza. Per governare ci vuole umiltà, sobrietà, dignità». L’anima sorride: «Tattarattàtatattà».