Lettere a Iacchite’: “De Cicco e Cipparrone sono e restano due punti di riferimento”

Carissimi Gabriele e Michele,

ho letto l’articolo di Radio Ciroma che analizza (prova a farlo, direi) il dato elettorale uscito dalle urne alle ultime elezioni politiche, nel quartiere di Via Popilia.
Innanzitutto sarei curioso di sapere se il titolo all’articolo è stato scelto dal redattore dello stesso oppure dalla redazione di Iacchitè.
Andando a leggere il corpo del testo leggo una ricostruzione forzata e volutamente pregiudizievole del dato elettorale.
L’ondata gialla dei Pentastellati ha travolto ogni angolo del Sud Italia ed in Calabria ha ottenuto ben 400mila voti, così come avete scritto in un altro articolo pubblicato sui vostri profili.
Voler a tutti i costi affermare che a Via Popilia il voto del Movimento 5 Stelle abbia spazzato via due personaggi come Francesco De Cicco e Giovanni Cipparrone, è assolutamente sbagliato. E ne spiego il motivo.

Sicuramente il voto al M5S a via Popilia, come in ogni altra parte d’Italia, è un chiaro messaggio della volontà di cambiamento dell’elettore medio italiano, che non boccia le singole persone, ma un complessivo e articolato sistema politico.
Voi sapete meglio di me, che ogni consultazione elettorale, nei vari livelli istituzionali, ha una propria chiave di lettura e un proprio meccanismo di funzionamento. Le elezioni locali valutano le persone, di cui abbiamo spesso una conoscenza diretta e personale, e la contezza dell’operato di chi si candida. Le elezioni politiche sottendono più un giudizio ideale e appunto politico sui candidati o, come hanno imposto le ultime leggi elettorali, sui partiti.

Detto questo, Francesco De Cicco e Giovanni Cipparrone sono e restano due punti di riferimento non solo di Via Popilia, ma di tutta la città, assieme agli altri consiglieri comunali. È, infatti, assodato che i due hanno riscosso consensi in tutte le parti della città e posso dirti per conoscenza diretta che la lista Cosenza Libera, capeggiata da De Cicco alle ultime elezioni amministrative di Cosenza, ha ottenuto il 40% dei voti a via Popilia e il restante 60% nel resto della città.
Se De Cicco e Cipparrone avranno operato bene, allora saranno premiati anche alle prossime consultazioni elettorali ove intenderanno eventualmente candidarsi in prima persona, altrimenti svestiranno il ruolo di rappresentanti dei cittadini e torneranno ad essere cittadini senza cariche elettive.

Alessandro Martire
Responsabile della Comunicazione e Portavoce di Francesco De Cicco

Caro Alessandro, sappiamo bene che le elezioni politiche sono molto diverse dalle amministrative e che è praticamente impossibile “controllare” le dinamiche del voto cosiddetto d’opinione, specie quando arrivano queste “ondate” tipo quella grillina al sud o leghista al nord. Fatta questa premessa, è del tutto evidente che a via Popilia così come nel resto della città i cosentini hanno voluto mandare un segnale chiaro e preciso ad Occhiuto e ai suoi colonnelli. E sarebbe da ipocriti non ammetterlo. 

Gli amici di Radio Ciroma hanno prodotto un interessante articolo sui voti di via Popilia e lo hanno messo in rete con un altro titolo “A via Popilia il voto libero premia Cinquestelle” e se possiamo dirtelo con franchezza, è molto più “pesante” questo che quello che abbiamo scelto noi. Perché affermare che De Cicco e Cipparrone non incarnano il “voto libero” di via Popilia è molto peggio che asserire che sono stati “strapazzati” dall’onda grillina. Anche perché sono stati strapazzati tutti e non solo loro. 

Per il resto, sai bene che in Forza Italia si sono già aperte le “guerre” e sai ancora meglio che Occhiuto, proprio in queste ore, è ritornato “civico” ed ha abiurato i selfie di facciata con Berlusconi candidandosi a presidente della Regione. Di conseguenza, immagino che vi starete preparando a una competizione elettorale, quella regionale, che sarà davvero appassionante e incerta, molto più di quella appena passata alla storia. E sai bene che noi – che non siamo ipocriti – vi auguriamo con tutto il cuore di… perderla. Esattamente come avete perso quella del 4 marzo.