Cosenza, la degenza di Terapia del dolore trasferita (di nascosto) al Mariano Santo

La notizia corre di bocca in bocca, come una specie di tam tam ormai da una decina di giorni. “Hanno trasferito al Mariano Santo la degenza di Terapia del dolore”. Eppure mai nessuno ha dato nessun tipo di comunicazione ufficiale. Succede anche questo nel gran casino della sanità cosentina, dove chi si alza prima la mattina comanda e detta legge.

Ma al Mariano Santo non c’è neanche l’obitorio… affermano quasi scandalizzati i cosentini che non hanno accettato per niente bene la “novità”. E i registi occulti (ma non troppo) di questa genialata, allora, hanno pensato bene di ricavare il necessario obitorio in un garage, tanto chi vuoi che se ne accorga? Ovviamente non c’è nulla a norma, niente di legale e ovviamente tutto viene fatto “a voce”, senza lasciare traccia.

Il potentissimo Direttore dell’Unità operativa di Terapia del dolore si chiama Amato e fa quello che vuole: dicono che i “fratelli” gli vogliono molto bene e comunque, per non saper né leggere e né scrivere, lui, Amato, è stato bravissimo (per usare un eufemismo) ad entrare nelle grazie dei “boss” dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza: prima Gangemi e adesso Achille Gentile non hanno mai osato contraddirlo.

Negli ultimi tempi il potentissimo Amato era finito all’ospedale di Rogliano ma al “Santa Barbara” ci sono i lavori in corso e a lui questa situazione non piaceva per niente e, di conseguenza, doveva andarsene. A tutti i costi. E infatti si è fatto trasferire al Mariano Santo, dove si trovava prima la Terapia del dolore, anche se la degenza non è prevista. Come farà allora questo grande “scienziato” a lavorare? Delle due l’una: o non ricovera nessuno oppure deve fare solo day hospital perché se muore qualcuno – come accennavamo – non c’è neanche l’obitorio, a parte quella situazione di comodo nel garage, che serve solo per qualche “emergenza”…

E tutto questo, badate bene, sta andando avanti ormai dal 16 marzo senza che nessuno si sia azzardato a contestare o a far capire a questi signori che si sta commettendo un grave abuso di potere. Si continuano a dare stanze e non servizi e le forze dell’ordine e la magistratura, che fanno? I carabinieri dei Nas lo sanno che sta succedendo? Un uccellino ci ha sussurrato all’orecchio, tuttavia, che qualcuno ha parlato con i Nas e che molto presto si svolgerà un’ispezione. Chissà cosa ne pensano quei due incapaci di Achille Gentile e Mario Veltri…