San Lucido, 90enne invalido denuncia il sindaco: “Mi impedisce di uscire di casa”

Quale difensore di Pizzotti Giovanni, unitamente alla presente lettera, si allega denuncia – querela ratificata dalle figlie in data 09.04.2018.

Per come si evince dalla denuncia, Cosco Pasquale e Munno Francesca donano alla figlia Cosco Roberta la porzione di terreno su cui Pizzotti Giovanni ha la servitù di passaggio dal 1967, in pratica trattasi dell’entrata di casa.

L’ing. Mario Sessa e il sindaco Pizzuti con il resto degli amministratori autorizzano la recinzione.

Pizzotti Giovanni, invalido ultranovantenne, che deambula con l’aiuto di un girello, non può uscire di casa da giorno 05.04.2018, perché la sua macchina non può prenderlo all’interno del cancello della sua proprietà.

Inqualificabile il comportamento delittuoso della famiglia Cosco e ancor di più quello di Pizzuti Roberto, dell’ing. Mario Sessa e del geom. Fulvio Cassano, che hanno completato l’illecito abuso.

Prima della recinzione i Cosco avevano costruito due muri ed una piattaforma abusivi e nessuna autorità del comune di San Lucido è intervenuta sebbene i fatti siano stati denunciati per iscritto.

Avv. Giuseppe Filice

ILL.MO SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

PRESSO IL TRIBUNALE PAOLA (CS)

DOTT. PIERPAOLO BRUNI

TRAMITE STAZIONE CARABINIERI DI SAN LUCIDO

Le sottoscritte Pizzotti Maria Grazia nata a San Lucido ( CS ) il 03.11.1967 e Pizzotti Ermelinda nata a San Lucido ( CS ) il 01.04.1963 domiciliate in San Lucido alla Via Strada P Nr. 5

Dichiarano di proporre formale atto di denuncia querela per i seguenti fatti delittuosi:

PREMESSO

che sono comproprietarie, con il padre Pizzotti Giovanni, di un immobile adibito a civile abitazione e residenza familiare, in San Lucido, alla menzionata Strada P nr. 5, costruito su di un terreno acquistato  nel 1967.

La proprietà descritta dall’atto di compravendita è delimitata da due stradine.

Su di una, con atto notarile è stata costituita una servitù di passaggio fin dal 1967, ovvero quella lato mare ( sud – Ovest ) che serve l’entrata delle sottoscritte e del padre e quella dei coniugi Munno – Cosco, la servitù si estende per tutta la linea di confine.

Sulla stradina, che fino al 2014 risultava intestata agli eredi Giuliani, dai quali sono state acquistate le proprietà sia della famiglia Cosco che di quella Pizzotti, le sottoscritte, con il padre, hanno diritto di aprire, usci, cancelli e finestre oltre ad averci sempre esercitato, una servitù di passaggio a piedi e carrabile, come chiaramente scritto nel rogito, sempre fino al mese di Luglio 2014 è stata utilizzata, per parcheggio, per manovra, per fare la manutenzione del muretto, della ringhiera, per la potatura esterna della siepe e per entrare con l’autovettura nel proprio cancello.

Fatta questa premessa, dal mese di Luglio 2014 i coniugi Cosco – Munno e la figlia Roberta Cosco hanno posto in essere una serie di atti illeciti  per annullare e limitare il diritto delle sottoscritte e del padre, favoriti dall’inerzia di tutte le autorità locali : sindaco Roberto Pizzuti, vigili urbani, che per un certo periodo sono stati comandati addirittura da Ivana Cosco, figlia di Cosco Pasquale ed Ufficio Tecnico.

Più precisamente :

  1. Nel mese di Luglio 2014 Cosco Pasquale e Munno Francesca appongono una catena con due paletti alla stradina.
  2. Il 26.08.2014 viene proposto ricorso per reintegra nel possesso, attualmente pendente, la cui udienza nel merito è fissata per il giorno 27.11.2018 R.G. 99 \ 015 G.I Dott.sa Scovotto
  3. In data 10.10.2014 DOPO LA PRESENTAZIONE DEL RICORSO PER REINTEGRA viene frazionata la stradina antistante, che negli atti notarili è riservata ad accesso per la famiglia Pizzotti e gli viene attribuito il nr. 2283 e con FALSE DICHIARAZIONI viene chiesto un atto di aggiornamento catastale, in pratica i Cosco si auto attribuiscono la proprietà di una porzione della stradina. All’uopo Cosco Pasquale incarica il Geom. Zicarelli Francesco ma il deus ex machina è l’Ing. Mario Rosario Sessa che fa pure dei sopralluoghi.
  4. In data 11.01.2017 viene stipulato rogito notarile repertorio 34402 raccolta 19364 con cui Munno Francesca e Cosco Pasquale donano alla figlia Cosco Roberta la P.lla 2025 del F. 7 ( porzione di terreno che è l’accesso all’abitazione delle sottoscritte e del padre  e dove da tempo immemorabile parcheggiano le autovetture ) per cui si auto attribuiscono anche la seconda porzione di terreno.
  5. Nel rogito notarile i coniugi Cosco – Munno non esitato A DICHIARARE IL FALSO, IN QUANTO DICHIARANO DI POSSEDERE IN MODO PACIFICO ED INDISTURBATO DA OLTRE 20 ANNI.
  6. LA CIRCOSTANZA. E’ UN DICHIARAZIONE PALESEMENTE FALSA VERSATA IN UN ATTO PUBBLICO, PERCHE’ NON HANNO MAI POTUTO POSSEDERE LA PORZIONE DI TERRENO CHE DA 50 ANNI LE SOTTOSCRITTE CALPESTANO QUOTIDIANAMENTE PER ENTRARE A CASA E PARCHEGGIARE LE AUTO

In data 21.11.2017 Cosco Roberta facendosi forte del precostituito atto falso sulla particella 2205 chiede ed ottiene la recinzione e lo spostamento del cancello da parte del responsabile dell’Ufficio Tecnico. ovvero l’amico di famiglia Sessa Mario  Rosario, che dipendente del comune di Falconara Albanese, in quel periodo si trovava a lavorare a scavalco proprio presso il comune di San Lucido. Con tale autorizzazione i Cosco – Munno possono avanzare il cancello fino a chiudere tutta la stradina.  

L’autorizzazione a recintare viene data senza considerare che i Cosco – Munno nel 2015 avevano realizzato altri due illeciti : un muro ed una piattaforma in cemento su cui spostare ed avanzare il proprio cancello.

Per quanto riguarda il muro, e solo dopo vibratissime proteste presso gli Uffici ed il sindaco, fu emessa un’ordinanza di demolizione MAI FATTA ESEGUIRE dalle autorità comunali  preposte, attualmente pende ricorso dilatorio proposto dai Cosco, al Capo dello Stato, a tutto ciò si deve aggiungere che su detta area i Cosco-Munno, di notte hanno costruito un secondo muretto in mattoni lato sud – ovest e tagliato due alberi di oltre dieci metri di altezza piantati da Pizzotti Giovanni oltre 30 anni fa.

Nonostante la presenza delle suddette opere abusive, e l’ordinanza di demolizione, l’Ing. Sessa non ha esitato a concedere l’autorizzazione per recintare l’intera stradina

Ultimamente, ovvero dalla notte di giorno 05.04.2018, sono stati posti in essere da Munno Francesca, Cosco Pasquale e dalla figlia Cosco Roberta una successione  di atti e comportamenti che hanno annullato quasi completamente i diritti delle sottoscritte sulla stradina. Più precisamente Cosco Pasquale, Munno Francesca e Cosco Roberta,  forti della donazione ( per possesso ventennale ) fatta dal padre alla figlia, per  lo spazio antistante il cancello d’ingresso, ovvero della porzione di suolo che dal 1967 la famiglia Pizzotti calpesta quotidianamente per entrare nella propria abitazione, HANNO COMINCIATO I LAVORI DI RECINZIONE, aprendo un cantiere a margine della strada pubblica senza il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza

I lavori che intendono fare i Cosco, autorizzati dall’amico di famiglia Ing. Sessa, sono diretti ad annullare la possibilità di utilizzo della stradina, di parcheggiare i nostri veicoli e soprattutto di portare l’auto all’interno del cancello .

Per la realizzazione di tale proposito , nella notte del 05.04.2018 verso le 05.00 del mattino, i Cosco fanno rimuovere clandestinamente, con un carro attrezzi, le nostre auto e le portano altrove e l’indomani iniziano i lavori, posizionando un’auto di loro proprietà innanzi al nostro cancello.

A causa dell’auto dei Cosco, appositamente posteggiata, le sottoscritte possono accedere solo a piedi nell’abitazione, mentre Pizzotti Giovanni, invalido che deambula con l’aiuto di un girello, NON PUO’ PIU’ USCIRE DI CASA perché l’autovettura lo prelevava o all’interno del cancello o fianco dell’accesso di quello pedonale, appositamente realizzato in prossimità della porta di casa.

Per nostro padre non è possibile uscire nemmeno a piedi perché deve aiutarsi con un girello, lo stesso oltre ad essere privato non solo della possibilità di uscire per andare trovare i parenti ma anche di recarsi dai medici per visite e controlli.

Pertanto, con la presente, per quanto esposto, si

CHIEDE

che vengano svolte le indagini preliminari, adottati immediati provvedimenti a liberare l’ingresso di casa e che venga valutato l’esercizio dell’azione penale , per i delitti di abuso, falso, omissione in atti d’ufficio, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sequestro di persona e per tutti i delitti ravvisabili nei fatti in epigrafe

CONTRO

  • MUNNO FRANCESCA, COSCO PASQUALE, COSCO ROBERTA, ING. ROSARIO MARIO SESSA e, tutte quelle le persone che hanno cooperato e/o collaborato nella causazione dei riferiti eventi o che abbiano compiuto distinte ed autonome figure delittuose allo stato da identificare, con l’applicazione di una giusta punizione, con espressa riserva fin da ora di costituirci parte civile nelle competenti sedi al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti e subendi.

Si chiede di essere avvisati nella denegata ipotesi di richiesta di archiviazione

San Lucido lì 09.04.2018

Pizzotti Ermelinda

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Pizzotti Maria Grazia

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