Questa notte ci ha lasciato una figura storica dell’editoria calabrese, Un pioniere dell’editoria che ha dato lustro alla nostra città, Luigi Pellegrini, nato a Cleto il 21/02/1924.
Luigi Pellegrini. Un nome. Quello che correva per la Calabria, andava oltre la Calabria, era dentro i luoghi della cultura operativa, che nel tempo del sole inquieto muoveva a fitte schiere gli intellettuali democratici e progressisti… diceva di lui Pasquino Crupi.
Un grande personaggio che vogliamo ricordare con le parole di Pantaleone Sergi:
“Luigi Pellegrini ha creato se stesso. Con intelligenza, operosità, spirito d’impresa. E quel tratto di galantuomo d’altri tempi, sempre disponibile all’ascolto, sempre pronto a valutare dattiloscritti nell’intento di proporli ai lettori con la veste di un bel libro. L’editore, infatti, è i suoi libri. E senza libri è difficile immaginarlo questo pioniere dell’editoria calabrese contemporanea. Prendo in prestito parole e concetti di qualcuno che più di un secolo fa parlava dei fratelli Morano, editori librai in Napoli, i quali a metà dell’Ottocento s’erano trasferiti da Cosenza nella capitale borbonica e lì avevano avviato un’attività nota al cattedratico universitario, al maestro di scuola elementare e a una quantità indefinita e indistinta di lettori. Come i Morano – da cui potrebbe partire una Storia dell’editoria calabrese – anche Luigi Pellegrini ha diffuso cultura. E per i tempi in cui ha avviato la propria attività, anche la sua è stata, senza ombra di dubbio, un’impresa ardita.
Alla famiglia Pellegrini le nostre più sentite condoglianze.