Manca soltanto una settimana alla presentazione delle candidature per le prossime amministrative del 10 giugno e a Castrolibero ormai il quadro dei partecipanti si va delineando. Diciamo subito che la delusione più grande arriva dal Movimento Cinquestelle, che ancora non ha sciolto le riserve sulla presentazione della sua lista. L’avvocato Paolo Carrieri, che sembrava dover essere il candidato sui cui puntare, ha ritirato la sua disponibilità a scendere in campo perché ritiene troppo debole la “proposta” grillina e sono davvero in pochi a credere che possa essere la signora Irene Parise oppure sua figlia a sostituirlo. Di conseguenza, si profila un flop grillino, che potrebbe portare addirittura alla completa assenza delle insegne pentastellate o, al massimo, ad una partecipazione in sordina.
Tutto questo significa che il sistema di potere ha fatto piazza pulita di ogni possibile lista di contestazione e che la lotta per il successo finale si restringe a due sole coalizioni: quella del sindaco uscente Giovanni Greco, espressione del consigliere regionale (ed ex sindaco di Castrolibero) Orlandino Greco e quella che fa capo a Francesco Calvelli, in quota Cinghiale (Tonino Gentile), Generale (Giuseppe Graziano) e Maialetto (Carlo Guccione). Della serie: uno non si può votare e l’altro non si può neanche guardare. Due impresentabili facce del potere che continueranno a malgovernare (qualunque sia il vincitore) la cittadina alle porte di Cosenza.
Le schermaglie tra Graziano e Orlandino Greco (che si sono beccati pubblicamente) sono il chiaro segnale che ci sarà una grande bagarre elettorale. Graziano è il simbolo vivente del trasformismo e della politica corrotta ma anche Orlandino non scherza quanto a capacità di cambiare casacca e a rapporti ambigui con la criminalità organizzata. Greco tuttavia ha gioco facile a “mazzuliare” il rivale, in virtù dei “… numerosi tentativi (ovviamente falliti) di ottenere, attraverso ripetuti cambi di casacca, uno scranno parlamentare diventando burattino e consegnando il suo destino politico ad un ex sottosegretario della Repubblica (il Cinghiale, ndr)”. E non solo: “… Graziano ha già dimenticato i tempi recenti quando pietiva i voti della maggioranza per entrare nell’ufficio di presidenza alla Regione. Essendo sulla via del tramonto politico, consiglio all’ex consigliere regionale Graziano di limitare il suo livore e di rilassarsi sulla meravigliose spiagge della costa jonica che tutti noi apprezziamo e magari perché non dedicarsi anche alla pesca nel generoso mare calabrese? Buona pesca Graziano, sempre con il coraggio di cambiare…casacca!”.
Le ultime novità sul fronte dell’aggregazione Cinghiale-Generale-Maialetto riferiscono che il candidato sindaco Francesco Calvelli potrebbe correre insieme all’ex sindaco Vincenzino Aiello, in pratica lo “scopritore” di Orlandino Greco. Una coalizione che potrebbe mettere in forse il successo del candidato Giovanni Greco e che renderà incandescente la campagna elettorale. Anche perché la partecipazione grillina sarà ininfluente e dunque ci troveremo davanti ad una partita a due, dove, lo ripetiamo, chiunque vinca sarà comunque una faccia impresentabile del sistema di potere. Un solo consiglio a Calvelli: eviti di farci vedere il generale Graziano nel territorio di Castrolibero, la gente è pronta a prenderlo a pernacchie. Lo lasci andare a Rende, che ci penseranno i cittadini di oltre Campagnano a dargli quello che si merita.