di M.N.
Fonte: La Lince (http://www.francescalagatta.it/)
In questi tempi in cui la vecchia e stanca Europa si sta interrogando sul fine vita, a volte assolvendosi, a volte dimenticando troppo presto, vediamo come andrà stavolta in un piccolo lembo di Calabria, dove si è di fronte ad un’altra agonia, quella della giunta Sollazzo di Diamante.
L’organo d’indirizzo politico-amministrativo, per la prima volta, è guidato da un grosso portatore di voti della popolosa frazione di Cirella, messo sullo scranno dall’accordo con un portatore di voti e d’interessi del capoluogo, mica dal “massimo fattore”.
Ebbene nonostante sia retto dalla maggioranza più infarcita di medici che la sua breve storia ricordi, non solo non è riuscito a migliorare le sorti del paziente affidato, ma si barcamena fra l’eutanasia e l’accanimento terapeutico.
Il TUEL fissa il termine per l’approvazione del bilancio al 30 aprile. A detta dei soliti ben informati, lo avrebbe approvato una nuova maggioranza, in caso di bocciatura il 19. Serviva, però, un casus belli in quanto il golpe consiliare era stato sventato.
Ed ecco che nel corso di un dibattito sul Porto, in programma presso il DAC la sera del 24, il Senatore Magorno divaga sulle vicende amministrative e le sue parole, forse interpretate in maniera estensiva, vengono interpretate come una comunicazione di “ritiro delle truppe”.
A questo punto il sindaco Sollazzo riunisce l’equipe medica e prova un intervento delicatissimo a cuore aperto per sostituire la valvola aortica, chiamando anche esperti esterni. L’intervento pare riuscito e nel primo pomeriggio del 26 dirama un breve comunicato, ma senza sciogliere la prognosi. Il paziente è salvo, ma non si conosce il decorso post-operatorio.
Tornando seri, Sollazzo, stanco degli strali dell’ingombrante compagno di partito, ha preso atto della (definitiva?) uscita dalla maggioranza dei consiglieri che fanno capo al Senatore Magorno ed ha annunciato la volontà di prendere provvedimenti. E così sono state revocate e riassegnate le deleghe in possesso dei tre uscenti.
Ora si pongono vari scenari davanti al primo cittadino. Il TUEL, infatti, consente di nominare fino a quattro assessori, ma non ne fa un obbligo, inoltre essendo ormai ad un anno dal termine naturale del mandato, nessun TAR obbligherà ad una composizione rispettosa delle quote di genere, mentre sarà necessario indicare un nuovo vicesindaco.
Il primo cittadino, intanto, pare aver cambiato aria, riprendendo una vecchia usanza dei tempi di crisi, quando il generale abbandonava il paese in attesa che i centurioni si chiarissero fra di loro.
Di certo l’ipotesi meno accreditata appare quella del commissariamento, a detta di molti, utile solo a Magorno per impedire all’ormai odiato avversario di condurre la campagna elettorale con la possibilità di usare la cassa per fare clientela. In fondo l’arte del tirare a campare è arte tutta italica, perché stupirsi. E domani incombe la conferenza stampa di Sollazzo.
INVITO CONFERENZA STAMPA La S.V. è invitata alla conferenza stampa che si terrà domani, sabato 5 maggio alle ore 10,30, presso il Palazzo di Città e che avrà per oggetto la vicenda porto e il ritiro delle deleghe ad alcuni amministratori comunali. Certo della sua presenza la saluto cordialmente. (Il sindaco Gaetano Sollazzo)