Lettere a Iacchite’: “Città Unica, i Coriglianesi continueranno a pagare più tasse dei Rossanesi”

Città Unica: I Coriglianesi continueranno a pagare molte più tasse dei Rossanesi per i prossimi 5 anni. Così ha deciso il Commissario Prefettizio.

Buongiorno,

Vi scrivo dal Comune estinto di Corigliano. Lo scorso 15 maggio il Commissario Prefettizio ha approvato la deliberazione con la quale si è deciso di confermare le diverse aliquote presenti sui territori di Rossano e Corigliano per i prossimi 5 anni o, comunque, fino ad un nuovo atto che disponga diversamente. I Cittadini di Corigliano pagano storicamente più tasse rispetto a quelli di Rossano.

Negli ultimi anni, e solo a volere considerare l’IMU e l’addizionale IRPEF, il Comune di Corigliano ha incassato ben 4 milioni di euro in più rispetto a Rossano. Questo in virtù non solo delle diverse aliquote applicate ma anche in funzione di diverse rendite catastali. Per l’addizionale IRPEF a Corigliano si paga lo 0,8 unico mentre a Rossano l’imposta è applicata a scaglioni e lo 0,8 rappresenta l’aliquota massima e, infatti, Rossano incassa quasi mezzo milione di euro in meno all’anno.

Per quanto riguarda l’IMU, invece, è vero che entrambe le Città applicano la stessa aliquota dell’1,06 per mille ma a Rossano le rendite catastali sono di molto inferiori e, infatti, quasi a parità di popolazione Rossano negli ultimi anni ha incassato quasi 3 milioni di euro in meno. E il Commissario ha deciso che le cose continueranno a restare così anche per i prossimi anni.
E’ vero che la legge consente ai comuni fusi di potere mantenere le diverse aliquote sul territorio al massimo per 5 anni ma è altrettanto vero come la stessa legge consenta anche di modificare le tariffe sullo stesso territorio, armonizzandole e livellandole, fin da subito.

Quindi, sulla base delle riscossioni passate, le aliquote si sarebbero potute modificare un po’ al rialzo per Rossano ed un po’ al ribasso per Corigliano, mantenendo gli stessi introiti. Per esempio si poteva almeno aumentare su Rossano l’addizionale Irpef diminuendola su Corigliano e così compensando almeno in parte il maggiore gettito IMU di Corigliano.
In questo modo, invece, si è deciso che i Coriglianesi dovranno continuare a pagare più tasse dei Rossanesi. Solo che prima le tasse pagate dai Coriglianesi restavano a Corigliano mentre, adesso, finanzieranno la Città Unica e, quindi, anche Rossano. Stiamo parlando in prospettiva di 10 milioni in più di tasse pagate nei prossimi 5 anni, non sono certo bruscolini.

Chi scrive pensa che il senso della fusione debba ispirare fin da subito ad omogeneizzare l’erogazione dei servizi ed il pagamento dei tributi senza rimandare oltre anche perché la legge lo consente. Dallo scorso 31 marzo siamo diventati una sola Città, o sbaglio? E, in tutto ciò, perché i politici Coriglianesi non difendono il territorio e i cittadini che pagano le tasse? Soprattutto quelli che la fusione l’hanno voluta e approvata in Consiglio Comunale?

Un’altra cosa che lascia perplessi è che la delibera sui tributi è stata firmata, oltre che dal Commissario, dal solo responsabile di bilancio del comune estinto di Rossano. Ma la nuova organizzazione degli uffici della Città Unica, con la quale il dirigente finanziario della Città di Rossano è stato nominato dirigente anche della nuova Città Unica, è stata approvata solo successivamente alla delibera sui tributi e, quindi, quest’ultima doveva essere firmata da entrambi i responsabili di settore.
Senza contare come manchi pure il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, secondo me necessario.

Lettera firmata