È previsto per giorno 9 luglio l’apertura ufficiale del cantiere della metro leggera a Cosenza che interesserà tutto il tratto cosentino e rendese di viale Mancini. L’opera, gestita dalla Regione Calabria, è stata finanziata con fondi provenienti dalla Comunità Europea, 160 milioni di euro, e i lavori per la sua realizzazione sono stati affidati a un ATI con capofila la società spagnola CAF che ha già realizzato la metro di Siviglia. Il primo intervento (9 luglio) prevede la bonifica del tracciato interessato dai lavori da eventuali “ordigni bellici” risalenti alla seconda guerra mondiale. Dopo di che il 15 luglio si aprirà il cantiere vero e proprio con tanto di ruspe e operai.
Dunque mancano meno di due settimane per fermare lo scempio che si prospetta. Tutti gli appelli fatti al ministro Toninelli sono caduti nel vuoto, segno evidente che di Cosenza non gliene frega niente, nonostante la presenza dei 5Stelle nel comitato no-metro cittadino.
L’inutilità di questa opera è stata raccontata in tutte le salse e dimostrata scientificamente da studiosi della materia, per chi vuole approfondire: http://www.iacchite.com/metro-quei-costi-carico-dei-cosentini-cui-nessuno-parla-matteo-olivieri/
http://www.iacchite.com/metrotranvia-una-patacca-lerrore-fatale-di-occhiuto/
Un’opera inutile e dispendiosa che non risolverà niente, se non gli appetiti dei clan, dei corrotti, e dei progettisti amici degli amici.
Purtroppo gli eletti 5Stelle di Cosenza, Morra e Orrico, nonostante la loro attiva partecipazione al comitato no-metro, non sono capaci di alzare il telefono e chiamare il ministro Toninelli, che tra l’altro ha già annunciato di voler “rivedere” tutte le grandi opere, per chiedergli un urgente intervento, visto anche i tempi. Dicevano che sarebbe bastato chiamarli per intervenire, e allora se qualcuno dei 5Stelle sa come si fa si attivi per chiamare Toninelli. Altrimenti mi sa che i nostri corpi non basteranno a fermare le fameliche ruspe.