Stasera a Cosenza (ore 19, piazza 11 Settembre) scendono in piazza i cittadini che sono contro la realizzazione della metro dei papponi, un progetto fallimentare e assurdo funzionale solo a far mettere le mani a questa gentaglia sui 160 milioni di euro dell’appalto. Ormai lo hanno capito anche i bambini. Altro che bene della comunità , qui c’è in ballo solo il benessere di Oliverio, Occhiuto, Manna, Iacucci e dei loro famelici lecchini.Â
Ma ecco la riflessione dell’economista Matteo Olivieri.Â
dal profilo Fb di Matteo OlivieriÂ
METROTRAMVIA | Quel che rimane di tutta questa intricata vicenda è riassumibile in un’unica frase: si è deciso di investire in un progetto fallimentare sotto tutti i punti di vista. La questione che si pone è serissima: è possibile creare sviluppo economico a partire da progetti che causano sicure perdite economiche, sociali ed ambientali? La risposta è NO.
E ancora: è possibile creare sviluppo economico mettendo le mani in tasca ai cittadini e senza consentire a questi di poter esprimere almeno un parere? La risposta è ancora una volta NO. E infine: è possibile creare sviluppo economico attraverso l’impiego di una tecnologia che non consente di recuperare l’investimento fatto e, anzi, necessita di continue iniezioni di denaro pubblico (tolto ad altre priorità ) per potersi reggere? La risposta è sempre NO. Se qualcuno è in grado di smentirmi, lo faccia.
In altri contesti, dove la cittadinanza è vigile ed è culturalmente impegnata, l’università forma ed educa le menti, e le istituzioni democratiche funzionano seguendo i principi della Costituzione della Repubblica italiana, tutto ciò non sarebbe potuto succedere. In Calabria, invece, ciò è accaduto, e bisognerebbe comprenderne il motivo. Il mio augurio è che si faccia un sano repulisti nelle istituzioni che hanno consentito tale scempio, una vergogna per noi calabresi.
Colgo l’occasione per auspicare che il nuovo Prefetto di Cosenza possa dimostrare di essere all’altezza del compito, e sappia rappresentare con dignità ed onore il ruolo che sarà chiamato a svolgere. Compresa la possibilità di sciogliere i Comuni che dimostrano di mettere sotto i piedi le norme democratiche previste nello Statuto comunale.
Stasera in piazza si discuterà di questo.