Cosenza, centro storico: le proposte del Comitato Piazza Piccola

L’attaccamento e l’amore per il centro storico da parte del Comitato Piazza Piccola sono frutto di una passione civile di chi vive quella realtà. Un sindaco lungimirante dovrebbe farne tesoro, raccoglierne gli stimoli, fare sue alcune delle proposte del Comitato. Mancini senior docet. Ma ci sono Giganti della politica e, purtroppo, anche nani… 

di Comitato Piazza Piccola

Dobbiamo ammetterlo, vedere il centro storico senza auto e parcheggi selvaggi è bello e suggestivo. È molto evocativo passeggiare e ascoltare i rumori della natura e le campane senza il frastuono delle auto. Tutto molto bello, se non fosse per dei dati oggettivi, la gente in quel luogo ci vive e ci lavora.

Nessuno si oppone alle innovazioni per partito preso, ma crediamo che alcune scelte vadano programmate e realizzate con degli step ben precisi, ma sopratutto con la partecipazione e il contributo di chi vive quel luogo. La nostra preoccupazione non nasce da un capriccio, ma da un intervento poco chiaro nato con una celerità che non riusciamo a spiegarci. Eppure di interventi che richiedono tempi brevi c’è ne sono a bizzeffe (vie di fuga, messe in sicurezza, colonnine anti-incendio, auto mediche, sistemazione pavimentazione, superamento delle barriere architettoniche, incentivo dell’affluenza, tutela del patrimonio).

Avremmo apprezzato un piano ben dettagliato, con l’individuazione di nuove aree parcheggio nelle zone limitrofe, aree di sosta permanenti e a tempo , rifacimento della segnaletica verticale e orizzontale, il superamento delle barriere architettoniche, servizi di accompagnamento per disabili e anziani e tanto altro ancora. Siamo indignati di come ancora una volta vengano imposte delle scelte bypassando completamente il parere di chi le subisce.

Crediamo pertanto che il comune di Cosenza debba per prima cosa convocare ed ascoltare le esigenze e i bisogni dei cittadini. Come comitato di quartiere, crediamo che:
Vada combattuto l’abbandono delle auto all’interno del centro storico e il fenomeno dei parcheggi selvaggi soprattutto in zone a rischio e in forte degrado (esempio crollo Galeazzo di tarsia o Santa Lucia)
Siano garantiti i parcheggi per residenti e disabili (una macchina a nucleo familiare)
-ZTL ad orario con varchi dalle 6 del mattino fino alle 19 accessibili, dalle 19 alle 6 chiusi. Mentre nel weekend dalle 16 di sabato fino alle 6 di lunedì.
-Parcheggi a tempo per i commercianti
-Nuova residenza 
-Bonifica e ripristino dei sottoservizi 
-Abbattimento delle barriere architettoniche
-Servizi di accompagnamento per anziani e disabili
Parcheggi pubblici in zone limitrofe e funzionali che non siano di interesse artistico.
– Potenziamento servizi navetta e utilizzo mezzi elettrici
– Manutenzione dei vicoli e del selciato preservando l’importantissima pavimentazione storica.
-Percorsi turistici puliti, facilmente accessibili e degnamente segnalati attraverso la cartellonistica
-Incentivare e Ripristinare il servizio di Visite in carrozza del Centro Storico
-Portare funzioni pubbliche all’interno del centro storico (esempio: Ufficio Anagrafe).
-Portare uffici privati situati in zone periferiche (esempio: Ufficio Enel Via Popilia).
-Trasferire istituti scolastici nel centro storico (Istituto Artistico, Liceo scientifico Fermi).
– Recuperare, tutelare e valorizzare il patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico dell’intero Centro Storico, con particolare attenzione per i “pezzi” più fragili e compromessi, quali archi, edicole votive, scalinate, palazzi storici.
– Promuovere una politica culturale che tenga conto delle vocazioni tipiche del territorio (da quella artigiana a quella artistica), rendendo direttamente protagonisti cittadini,commercianti, associazioni, comitati, volontari che, da anni, provano a rivitalizzare il Centro Storico. Impegnarsi a requisire ed, eventualmente, proporre per progetti di autorecupero tutti quegli stabili, non conformi all’uso abitativo, che potrebbero essere dati in libera gestione .
– Riportare flussi di cittadini, e non solo di turisti, all’interno del Centro Storico, sostenendo tutte le attività culturali promosse dal basso, coinvolgendo i cittadini sul destino di luoghi propri della comunità quali chiostri, Casa delle Culture, ex Mediateca.
– Strutturare in maniera partecipata la proposta culturale, chiamando in causa gli operatori che, spontaneamente, si impegnano per mutare le sorti del quartiere, dando loro incentivi e ragionando all’unisono sulla destinazione dei beni comuni del quartiere.
-Residenze artistiche e Botteghe Artistiche.

Dal nostro punto di vista, le iniziative se non sono pensate e costruite insieme non possono essere che fallimentari. I bocsart sono destinati in una zona troppo periferica, fuori da ogni contesto, un luogo creato a forza, mentre sono tanti gli spazi nel cuore del centro storico che richiederebbero vitalità e nuove funzionalità. Si possono creare delle residenze artistiche recuperando i palazzi a rischio, unendo l’utile al dilettevole. Si possono recuperare alcuni “vasci”, spazi e gallerie antiaeree presenti nel centro storico, come spazi espositivi, gallerie d’arte e luoghi di sperimentazione, così da unire le visite dei luoghi espositivi alla visita del centro storico. Ciò può creare più presenze e vita all’interno dei vicoli, invogliano i privati ad investire qui.
-Percorsi fluviali collegati al centro storico.