3° Megalotto statale 106, la mobilitazione della Coldiretti

REPORT MOBILITAZIONE COLDIRETTI CONTRO GLI SPRECHI SUL TERZO MEGALOTTO DELLA SS.106 JONICA  SIBARI – ROSETO CAPO SPULICO- PRESENTI PARLAMENTARI DEL M5S

 SI alla sicurezza della SS 106 Sibari-Roseto NO allo spreco di risorse e oltraggio paesaggistico

Si è svolta, tra Villapiana e Trebisacce,  la mobilitazione della Coldiretti Calabria contro gli sprechi del terzo megalotto della SS.106 jonica Sibari- Roseto Capo Spulico. Con i trattori simbolo della Calabria operosa, fin dalle prime ore del mattino hanno chiesto di riportare l’attenzione su questa fondamentale arteria in particolare sullo spreco di risorse e al grave impatto ambientale che si determinerà.

Alla mobilitazione hanno partecipato i parlamentari  del M5S  Nicola Morra, Rosa Silvana Abate, Francesco Sapia e Francesco Forciniti che hanno condiviso le ragioni di Coldiretti Calabria e del territorio. I parlamentari hanno assicurato che il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e i suoi uffici, stanno già lavorando per fermare questo assurdo “treno in corsa” ed evitare lo spreco di risorse e lo scempio ambientale paesaggistico in uno dei territori più belli della Calabria. Nei giorni scorsi anche la Prefettura di Cosenza ha scritto una lettera al Ministro esplicitando le ragioni della Coldiretti. Coldiretti ha ribadito la necessità di ammodernamento della SS 106 SIBARI – ROSETO e la necessità di metterla in sicurezza ma questo –  ha ribadito Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – “può avvenire senza stuprare il territorio con la perdita di oltre 500 ettari di suolo agricolo, e di circa 526 Milioni di € come maggiori costi per la realizzazione del tracciato scelto che potrebbero essere investiti per la connessione e il miglioramento della viabilità provinciale dei centri storici   e delle aree interne.

Ma non solo, Molinaro infatti ha aggiunto: “Ci sarà  l’immediata perdita diretta ed indiretta di 260 posti di lavoro in agricoltura, nell’agroalimentare ed attività multifunzionali, un forte impatto ambientale, nei dieci anni previsti per la realizzazione si arrecherà un danno grave al turismo e la perdita dei Siti Natura 2000. Si tratta  – ha proseguito – di un oltraggio paesaggistico permanente con il tracciato sopra elevato e gallerie artificiali in superficie oltre ai notevoli dubbi di legittimità sulla delibera Cipe n°3/2018 che non prevede il completo stanziamento ed il progetto definitivo, ma tutto sarà deciso in sede di progetto esecutivo e che ancora per la seconda tratta non è stato mai pubblicato. E’ – ha chiosato Molinaro – uno “stupro collettivo” incomprensibile messo in atto da diversi soggetti che non possiamo assolutamente condividere e per questo la mobilitazione continua”.

Ufficio Stampa Coldiretti Calabria