Cariati Unita: “Finitela con le bugie, la città deve sapere”

FINITELA CON LE BUGIE: LA CITTADINANZA HA DIRITTO DI SAPERE !

Avevamo deciso di rendere un buon servizio alla Comunità Cariatese, formulando al presidente del consiglio la richiesta di discussione sulla grave situazione Politica ed Amministrativa dovuta all’inchiesta “Feudatalis”, ma non ci e’ stato reso possibile grazie al clima balordo e dittatoriale costruito dal movimento del l’Alternativa ed al conseguente atteggiamento del Presidente del Consiglio Comunale Antonio Arcuri.

Il neo Presidente del Consiglio, alla sua prima prova sul campo,  ha dimostrato di essere non essere figura di garanzia per l’intera assise civica e di rispondere, invece e purtroppo, solo ai soli voleri della propria parte politica e dei “FEUDATARI”.

Ma tutto ciò non ci sorprende affatto perchè dal Sig. Arcuri, grande esperto della mistificazione dei fatti,  non ci saremmo aspettato nient’altro che questo: figuriamoci se avesse fatto un torto ai suoi superiori, concedendo al consiglio comunale di poter affrontare la discussione del punto – richiesto alla minoranza (visto che la maggioranza tace e sfugge al confronto) –  e magari far capire alla cittadinanza le ragioni della paradossale situazione politica che vede, per la prima volta nella storia, un sindaco coinvolto in un’inchiesta e, perciò, assente e sospeso dalla propria funzione!

Ma veniamo ai lavori del Consiglio Comunale: dopo aver subito la negazione di un legittimo diritto (lo ripetiamo che la nostra richiesta era stata protocollata nei tempi e nel rispetto del regolamento non applicato dal presidente), ci siamo ritrovati in un consiglio comunale dal clima surreale, che sembrava quasi il mercato del pesce, con i sostenitori  dell’alternativa (ormai quei pochi irriducibili rimasti), ci hanno quasi impedito di parlare, con urla, fischi e schiamazza rivolti nei confronti di noi consiglieri di minoranza: il tutto sotto gli occhi di un presidente e di una maggioranza purtroppo troppo accondiscendente e delle forze dell’ordine presenti.

E’ questo il secondo motivo, per il quale ci siamo visti costretti a non partecipare ai lavori del Consiglio ma di ciò informeremo chi di competenza.

Riteniamo non più tollerabile che la maggioranza ed il suo presidente del Consiglio – ad arte – fomentino e approvino questo clima da guerriglia urbana, proprio perché non hanno altri argomenti, oltre che le tante bugie e le solite barzellette che continuano a raccontare. Sarebbe necessario, invece, un bell’esame di coscienza spiegando alla gente che cosa sta realmente accadendo a Cariati. 

Ribadiamo ai nostri cittadini ed ai nostri 2051 elettori che, in questo clima surreale e da “basso livello”,  l’unico modo per garantire unico modo per garantire il rispetto della massima assise civica, era quello di non partecipare alla discussione. Lo abbiamo fatto ed avremmo gradito lo stesso da parte di qualche consigliere della maggioranza, anche per stimolare con questo gesto simbolico un serio momento di riflessione politica, necessario ed indispensabile per evitare l’ulteriore deriva democratica in cui è piombata – da due anni – la nostra comunità.

È questa la sfida più importante che combatteremo e l’obiettivo primario a cui non possiamo sottrarci, per responsabilità ed amore per Cariati: vogliamo ripristinare la democrazia e la libertà nella nostra città! 

Dell’inchiesta Giudiziaria,  per intanto continueranno a scriverne i media, con tanto  – questo si – di danno di immagine per la nostra comunità e se ne stanno occupando gli inquirenti, verso i quali nutriamo massimo rispetto e piena fiducia  e che – purtroppo per ora  –  hanno  CONFERMATO  TUTTI I PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI EMESSI OLTRE 10 GIORNI FA.

Gruppo Consiliare

Unione Civica – Cariati Unita