DEMOLIZIONE DEL JOLLY E COSTRUZIONE DEL MUSEO DEL NULLA SENZA PROGETTO ESECUTIVO E SENZA DELIBERA
di Alberto Frisone
Capisco che molti sono, ora, più preoccupati per l’inizio dei lavori del Parco del benessere (non sono lavori per la metro che non ha ancora nemmeno il progetto esecutivo), ma come nel caso dell’ex Jolly, se demolisce Viale Parco, poi potrà dire che l’unica cosa che si potrà fare è la metro.
Presi da questa importante vicenda vi saranno, forse, sfuggite due importanti delibere della Giunta pubblicate mercoledì e giovedì riguardanti l’ex Jolly.
La nostra archistar ha pensato bene di produrre due atti: una delibera, n. 143 del 3 settembre 2018, nella quale si aggiudica, definitivamente, il progetto esecutivo presentato dalla ditta aggiudicataria il 31 agosto 2018, via PEC; una determina dirigenziale , la 2144/2018 pubblicata il 5 settembre 2018, nella quale si approva la demolizione dell’ex Hotel Jolly da parte della ditta aggiudicataria che ha mandato il progetto definitivo venerdì 31 agosto 2018.
I due atti fanno riferimento, riguardo alle autorizzazioni paesaggistiche e dei beni culturali, ad una autorizzazione fornita dalla Provincia e ad una lettera del 2015 del Soprintendente Garella. Se ne deduce che non c’è stata ulteriore autorizzazione da parte di Pagano, se ancora fanno riferimento ad una vecchia lettera che il Direttore Generale del Mibac ha già spiegato che non può essere intesa come una autorizzazione, ma solo una convocazione di un tavolo tecnico che ancora non è stato convocato.
Non solo, quindi, niente di nuovo, ma di peggio.
Come è possibile che l’ex Jolly sia già stato svuotato, siano stati smontati gli infissi interni ed esterni, sia stato cintato da lamiere e, forse, già eseguito qualche altro lavoro senza un progetto definitivo, approvato solo il 3 settembre? Quale ditta ha eseguito i lavori? Con quali soldi? Con quali autorizzazioni per compiere questi lavori? Li ha eseguiti la ditta appaltatrice prima di aver elaborato il progetto esecutivo?
Come è possibile, soprattutto, che non solo senza autorizzazione paesaggistica, ma senza nemmeno una delibera o una determina, pubblicata solo il 5 settembre, l’archistar volesse demolire l’ex Hotel Jolly già a giugno?
Dobbiamo, davvero, convincerci che siamo in una città senza legge? O dobbiamo pensare che l’archistar si è reso conto di non aver fatto i necessari passaggi imposti dalla Legge e, ora, cerca di correre, maldestramente, ai ripari?