Lettere a Iacchite’: “Settimo, ma volete dirci cosa sta succedendo?”

Lettera di un cittadino onesto

Ho acquistato casa nel quartiere di Settimo diversi anni fa.
Sia io che mia moglie abitavamo in comuni limitrofi e visionando la zona abbiamo pensato di investire i nostri denari, frutto di anni di sacrifici, e il nostro futuro, qui.
Non che ci fosse un granché ma vedevamo delle potenzialità, che tali sono rimaste ma di concreto poca roba, demandata più che altro ai privati.

Negli anni però la situazione non è cambiata, anzi: la situazione dell’acqua via via è peggiorata con notevoli ripercussioni sul quotidiano fino ad oggi.
Fino a qui tutto sommato poteva anche andare bene, metti un filtro e il problema è risolto.

Da qualche tempo in aggiunta, una puzza nauseabonda ci accompagna durante tutto il corso della giornata, a volte più forte a volte di meno, a volte con un odore, a volte con un altro ma c’è sempre ed io ripenso a quel maledetto giorno, a quando ho deciso di comprare qui, a quando ho deciso di far crescere qui i miei figli.

La sera non ti puoi fare una corsa, una camminata, non puoi stare sul balcone, non puoi invitare amici dalla vergogna e allora ditemi: che società è quella che nega i diritti più elementari ai propri cittadini, onesti contribuenti?
In questi giorni abbiamo avuto il problema dell’acqua, siamo stati buoni, diligenti, abbiamo capito che il problema era stato affrontato (e ci auguriamo risolto) ma non ho visto nessuna autobotte in sostegno della cittadinanza che per 10 giorni ha dovuto spendere di tasca propria per avere una cosa che già paga.

E allora mi chiedo: c’è la reale volontà di risolvere questo problema puzza?
Posso dire ai miei figli: belli i papà ritornerete a giocare nel cortile con le bici?
Sono ottimista di natura ma vorrei che qualche amministratore mi desse delle rassicurazioni in merito, per non sentirmi un povero illuso.
Cordiali saluti, un semplice contribuente.

Lettera firmata