A Cosenza la vera piaga è il traffico: ci fa vivere nemici, famigghia contro famigghia

«… il sole, il mare, i fichidindia, Empedocle, Archimede. Purtroppo siamo famosi nel mondo anche per qualcosa di negativo, quelle che voi chiamate piaghe. Una terribile, e lei sa a cosa mi riferisco…. è L’Etna, il vulcano che quando si mette a fare i capricci distrugge paesi e villaggi. Ma è una bellezza naturale…… eee ma c’è un’altra cosa, e questa è veramente una piaga grave che nessuno riesce a risolvere, lei mi ha già capito… è La Siccità… da queste parti la terra d’estate brucia… è sicca, una brutta cosa… Ma è la natura… e non ci possiamo fare niente… Ma dove possiamo fare e non facciamo perchè, in buona sostanza purtroppo non è la natura ma l’uomo… dov’è??  E’ nella terza e più grave di queste piaghe, che veramente diffama la Sicilia ed in particolare Palermo agli occhi del mondo….eee lei ha già capito, è inutile che io glielo dico, mi vergogno a dirlo…. è Il Traffico… troppe macchine… è un traffico tentacolare, vorticoso che ci impedisce di vivere e ci fa nemici… famigghia contro famigghia, troppe machine!“.….».

Da Johnny Stecchino (1991)

Ricordate l’avvocato mafioso, lo “zio” di Roberto Benigni “Johnny Stecchino”? Il film è del ’91, ma la battuta è sempre attuale. I sudditi della mafia sono sempre tanti, per viltà, necessità o scelta di vita, i potenti sono sempre gli stessi ma l’assillo quotidiano dei siciliani non è la mafia e lo sfascio ma… il traffico. Alla fine della scena Benigni si scusa con lo “zio” per averlo costretto a guidare nella piaga più terribile di Palermo. Il rombo delle scatole e scatolette che intasano le strade, la confusione caotica che intasa le vie, e anche la vita civile, e anche la stessa coscienza dei siciliani o come in questo caso dei calabresi. Tanto non bisogna andare molto lontano.

A Cosenza in questi giorni, e non solo, il traffico è come una delle tre piaghe di Palermo. Da quando gli scienziati del Comune hanno demolito la rotonda del cazzaro tra viale della Repubblica e via Pasquale Rossi cambiando una serie di sensi di marcia ma senza completarli tutti, non si parla d’altro. E la citazione di Benigni è inevitabile. Cosenza non sarà Palermo, d’accordo, ma di piaghe e di problemi ne ha tanti lo stesso. Non è questa la sede per riepilogarli tutti ma basterebbe soltanto ricordare che abbiamo ancora una parte di una delle piazze principali della città sequestrata dalla Distrettuale Antimafia al culmine di un appalto che definire mafioso è poco. Eppure nessuno ha pagato e niente è cambiato all’interno di un Comune che va in perfetta continuità con il decennio occhiutiano e dove dilagano malaffare e corruzione. Ma ci incazziamo solo per il traffico, con tifoserie accanite da una parte e dall’altra fino all’ultima… rotonda. E’ un traffico tentacolare, vorticoso che ci impedisce di vivere e ci fa nemici… famigghia contro famigghia, troppe machine!“…