A Paola, la città del Santo, accade di tutto… si inventano estemporaneamente anche le strade e si utilizzano soldi pubblici per favorire due privati !!!
Ma procediamo con ordine. Non appena sono iniziati i lavori di ristrutturazione di due abitazioni di fronte via Faro, ma con accesso da via delle Rose, improvvisamente viene alla luce una strada pubblica, mai esistita neppure nella mappa e nello stradario della città. Così “sorge” la strada x col solo ed unico intento di garantire a due abitazioni di via delle Rose un ingresso più importante dopo aver abbattuto il muro di cinta che delimita questa striscia (che è a vicolo cieco), entrando direttamente nei rispettivi cortili. In tal modo si renderebbe “privata” una strada che si vorrebbe far apparire, al momento, di pubblica utilità senza averne le caratteristiche. Per essere pubblica, infatti, una strada dovrebbe soddisfare esigenze di una collettività, non di qualche privato ed appare alquanto strano che un comune con gravi problemi finanziari si preoccupi di spendere soldi in pareri legali e mezzi materiali per la velleità di qualche cittadino che troverebbe beneficio da questa erigenda strada.
E’ stata, infatti, emanata la delibera n. 60 del 25.03.24 con cui la giunta, pur consapevole del riconoscimento del pieno possesso giuridico dell’area in capo alla società **** dava incarico ad un legale di intraprendere un giudizio in danno della società ****a tutela del diritto di proprietà dell’Ente (senza avere alcun titolo di proprietà)…
Questa striscia di terra, infatti, termina con ben due muri di confine per cui quale cittadino dovrebbe attraversarla per poi trovarsi di fronte ad un muro e ritornare indietro? Non siamo certamente al muro del pianto di Gerusalemme!!!
Nonostante ben due giudizi incardinati nei confronti dei 2 confinanti presso il tribunale di Paola che sanciscono il pieno possesso dell’area in oggetto in capo alla società che ha acquistato l’intero compendio delle FFSS, il Comune,pur essendone pienamente edotto ,con un atto di imperio, manda un operaio a tagliare una catena di ferro delimitante la zona che i giudici avevano ordinato di riapporre per non turbare il pieno e legittimo possesso della società ****, vanificando l’operato dei magistrati e ponendosi in netto contrasto con le loro statuizioni, come se fossimo in pieno Far West!!!
La società ha già presentato esposto presso la locale Procura della Repubblica per spoglio violento e per turbativa del possesso
Dalle testimonianze in sede di causa è emersa l’inesistenza di qualsiasi forma di strada suffragata anche da ampia documentazione fotografica. Una strada pubblica deve rispettare alcuni canoni. In primis l’utilità erga omnes, non solo verso due privati, poi il collegamento con altra strada ecc. Tutta questa macchinazione è stata posta in essere solamente per dotare di un ingresso più importante due abitazioni che hanno accesso da via delle Rose con la classica politica clientelare, a danno di chi ne è proprietario.