Subappalti in regime di monopolio in alcuni tratti dell’autostrada Salerno-Reggio.
Tra Morano Calabro e Firmo/Sibari e Cosenza Sud-Altilia, le due ditte che fanno capo al Gruppo Grimoli ovvero Bicamis Rossano (Mario Grimoli) e Calabria Calcestruzzi (Antonio Grimoli) hanno creato il vuoto. I lavori di fresatura e bitumazione carreggiata sud e nord sono cosa loro. Non ce n’è per nessuno. Tre lotti li fa la Bicamis e altri quattro la Calabria Calcestruzzi.
Il committente è un’associazione temporanea di imprese che si chiama Magisa. Ma anche altre società che hanno vinto gli appalti, hanno “girato” quasi tutto a loro. E a quanto pare senza che la qualità dei lavori sia eccelsa. Tutt’altro.
Anche un bambino vedrebbe che nell’effettuazione della bitumazione e della fresatura non viene rispettato il capitolato e che la mano d’attacco, tanto per citare il particolare più evidente e comprensibile anche ai profani, viene fatta ad emulsione normale invece che con le soluzioni più moderne.
Del resto, chi vince gare e subappalti con ribassi molto alti (si parla del 35%), opera così senza che nessuno si interessi di nulla. Tutto va bene madama la marchesa.
Per dovere di cronaca, ricordiamo che nei giorni scorsi il Gruppo Grimoli ha denunciato di aver subito una intimidazione nel cantiere cosentino di via Panebianco, dove qualcuno ha lasciato una bottiglia piena di benzina e alcuni proiettili.
Mario e Antonio Grimoli fanno questo lavoro da una vita e sono stati ritenuti per decenni intranei alla criminalità organizzata cosentina. Si è parlato di loro anche nell’inchiesta sulle tangenti Anas, in una serie di intercettazioni nelle quali la cosiddetta “Dama nera” perorava la loro causa per i subappalti in cambio di “protezione”.
E a quanto pare, i fratelli Grimoli continuano a rimanere… senza rivali.