Acri, “Liberamente” massoni: il trionfo della loggia Giovanni Bovio

Foto di gruppo per la loggia Bovio FOTO TRATTA DA GRANDORIENTE.IT

Ad Acri ci sono ben cinque logge massoniche: tre del GOI e due di Palazzo Vitelleschi. Una parte della Massoneria, deviando dai principi fondamentali di tale Istituzione che impone di non fare politica nelle Logge, ha invece pensato di occuparsi di politica facendo un accordo con il PD cosentino di Nicola Adamo, Madame Fifi’, Aieta e Palla Palla.

Garante di tale accordo è il nuovo sindaco Pino Capalbo, il quale oltre ad essere famoso per essere un dipendente del Consiglio Regionale della Calabria (struttura di Giuseppe Aieta, prima autista poi collaboratore esperto) che lavora a domicilio, pagato da vari anni con soldi pubblici della Regione Calabria per starsene nella sua città a farsi la campagna elettorale, è un massone “in sonno” già iscritto alla Loggia Giovanni Bovio del Grande Oriente d’Italia.

Proprio la Loggia Bovio è intervenuta nella campagna elettorale con il suo stesso Maestro Venerabile Emanuele Le Pera, eletto nella maggioranza, il quale, oltre ad essere stato un candidato dei Trematerra nelle precedenti elezioni – e per tale “merito e militanza”  è stato inserito nelle Commissioni per l’accertamento dell’Invalidità dell’ASP – si è fatto promotore e capolista della lista civica denominata Liberamente a sostegno del massone “in sonno” Pino Capalbo, composta da gran parte di iscritti alla Loggia o di loro parenti e sodali.

Pino Capalbo

I massoni sono in tutte le liste, ma la Massoneria deviata è tutta a sostegno di Pino Capalbo, ed ha stretto un patto con gli esponenti più corrotti del PD per inquinare la vita democratica della città e utilizzare il Comune di Acri come serbatoio di voti per Aieta, Adamo, Madame FIfi’, Palla Palla Oliverio e lo stesso Pino Capalbo.

Non sappiamo se questi nomi sono visibili nell’elenco dei massoni della Calabria sequestrati dalla digos su mandato ricevuto dal Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi. Ma l’ipotesi è reale.

E le stelle stanno sempre a guardare.