Acri prega per Rocco, il ragazzo caduto dal balcone di un B&B a Roma

Fonte: Acrinrete

Un ragazzo, Rocco, di dodici anni, di origini acresi, è precipitato da un balcone di un B&B di Roma. È successo in via Beniamino De Ritis, in zona Tiburtina. Dalle prime indagini pare che aveva visto la sorella uscire dall’appartamento e voleva salutarla ma si è sporto troppo. Ora lotta per la vita nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Bambino Gesù.
Ad accorgersi di quello che stava accadendo è stata la madre del giovane che lo avrebbe visto cadere dopo aver perso l’equilibrio senza poter fare nulla per impedirlo. Avrebbe cercato di afferrarlo, senza riuscirci. Poi ha dato l’allarme al marito che si trovava in casa anche lui in quel momento. Il minorenne è caduto da un’altezza di circa 12 metri finendo prima sul cofano di un furgone parcheggiato davanti al palazzo e quindi sull’asfalto, battendo il torace e la testa. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi: il ragazzino è stato intubato dai medici dell’Ares 118 intervenuti con un’ambulanza e un’automedica e quindi trasferito in codice rosso all’ospedale. La polizia sta svolgendo accertamenti per ricostruire la vicenda. La madre e i parenti del minorenne sono stati sentiti da chi indaga.

Gli agenti della polizia scientifica hanno effettuato un sopralluogo sul balcone per capire come il ragazzino sia caduto di sotto.
Da accertare se nella casa per vacanze fossero state rispettate le misure di sicurezza e se proprio sul balcone ci fossero sedie o sgabelli che possano aver favorito la caduta del minorenne.

«Ce lo avevo davanti – racconta la mamma Santina ad un noto giornale – si era seduto sul bordo del balconcino, dando le spalle al vuoto. Gli ho detto di rientrare, poteva farsi male. Gli sono andata incontro e in quell’istante l’ho visto cadere nel vuoto. Sono corsa verso il davanzale e ho tentato di afferrarlo ma è stato inutile».
Nel racconto si inserisce il papà Enrico; «Ero in camera da letto. Ho sentito l’urlo di mia moglie e quasi nello stesso istante il tonfo. Sono sceso per le scale scalzo, ho preso mio figlio tra le braccia, gli ho avvolto la testa nella felpa, gli parlavo. Era cosciente, ma aveva sangue dappertutto».

Dalle notizie raccolte dalla nostra Redazione, ora il, ragazzo si trova nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.
Le condizioni sono stabili ma i dottori non vogliono pronunciarsi visti i gravi danni che ha riportato agli arti e ai polmoni, per i quali, con varie tecniche di operazione, sono riusciti ad escludere il peggio. Essendo atterrato sulla parte superiore del corpo, i problemi più grandi sono stati riportati alla testa. Gli hanno posizionato una sondina per monitorare la pressione. Se dovesse aumentare apriranno la sua scatola cranica.
È stato quindi messo in coma farmacologico per monitorare il tutto. Per questo motivo i dottori non possono esprimersi sullo stato di pericolo di vita. Il ragazzo e la sua famiglia, residenti a San Giacomo, si trovano a Roma per partecipare alla laurea di un familiare prevista per oggi pomeriggio.