Babbi e spie, il “no comment” di Conte su Gratteri e tutti i punti ancora oscuri

di Tommaso Ciriaco

Fonte: Repubblica

Sarà un’indagine interna ai Servizi – quella richiesta dal Copasir a Mario Draghi – a fornire risposte definitive agli interrogativi che ruotano intorno all’incontro in autogrill svelato da Report tra il capocentro del Dis Marco Mancini e l’ex premier Matteo Renzi, avvenuto lo scorso 23 dicembre. Tasselli mancanti, indiscrezioni, veleni: tutto si mescola in queste ore. Neanche l’ormai ex capo del Dis, Gennaro Vecchione ha saputo fornire spiegazioni convincenti ed è stato rimosso. Per aggiungere elementi utili a far luce sulla vicenda, Repubblica ha compulsato fonti parlamentari di alto livello, a partire da quelle di Italia Viva. Ha sentito alcuni dei protagonisti politici e di governo. E ha contattato Giuseppe Conte. Questo è quello che risulta.

Non è solo una storia di “babbi di Natale”. Proprio alla luce di questa considerazione, va chiarito il primo dilemma: chi ha sollecitato il faccia a faccia tra l’esponente del Dis e l’ex premier? Secondo le fonti consultate, sarebbe stato Mancini a chiedere a Renzi di incontrarsi. L’esponente dei Servizi ha in rubrica il numero del leader di Iv e avrebbe chiamato per reclamare il colloquio. Il capocentro avrebbe chiesto e ottenuto l’incontro – che sarebbe durato tra i dieci e i venti minuti – con due obiettivi emersi nel corso del confronto: chiedere informazioni rispetto all’imminente crisi di governo, che a fine dicembre è già pronta ad esplodere, e perorare la propria eventuale ascesa a vicedirettore del Dis. Sul primo punto, Renzi avrebbe risposto ribadendo le criticità del rapporto con Giuseppe Conte, lasciando pochi margini alla ricomposizione.

Un altro quesito determinante si può riassumere così: chi e perché ha girato il video? E’ noto che il leader di Italia Viva non non ritenga credibile la versione di una registrazione casuale poi consegnata a Report. Più volte i renziani hanno lasciato intendere di considerare irrealistico che sia stata davvero una professoressa capitata lì per caso a registrare l’incontro. A supporto di questa considerazione le fonti consultate rilevano un dettaglio: il fatto che sarebbero udibili alcune parole del video rende improbabile una captazione non pianificata. E quindi, ancora: chi può aver realmente girato il video? Le versioni accreditate da chi è nel cuore di questa storia sono due. La prima è che sia stato lo stesso Mancini a far registrare l’incontro. La seconda è che la registrazione sia stata effettuata da apparati dell’intelligence e all’insaputa del capocentro. In entrambi i casi ne discende che Renzi sarebbe finito in mezzo a una resa dei conti dell’intelligence.

Ma c’è un altro dettaglio da approfondire: chi ha sollecitato l’interessamento di Mancini alla questione della possibile crisi di governo? Secondo fonti di Italia Viva è plausibile ipotizzare che l’abbia fatto chi era interessato alla stabilità dell’esecutivo. E dunque, ragionevolmente, e in ultima istanza, anche Palazzo Chigi.

Questo snodo va affrontato tenendo in considerazione anche un’altra indiscrezione che circola in queste ore, alimentata da fonti di primo piano: Conte avrebbe sostenuto in privato che a perorare la causa di Mancini sarebbero stati il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e la big renziana Maria Elena Boschi. Quest’ultima si sarebbe interessata nella seconda metà di gennaio, prima della caduta dell’esecutivo giallorosso. Interpellato su queste circostanze, Conte si limita a dire: “No comment”. Boschi invece smentisce “in modo più che categorico”, facendo sapere di non aver mai conosciuto Mancini o perorato la sua causa. Una nettezza che lascia supporre che il “no comment” dell’ex premier si riferisca a Gratteri (che tra l’altro gode da anni di rapporti solidi con Renzi, e che conoscerebbe da tempo anche Mancini). Il procuratore di Catanzaro, contattato, fa sapere di non avere nulla da dire, se non smentire categoricamente di avere fissato l’appuntamento in autostrada tra il fondatore di Iv e l’esponente del Dis. Cosa, tra l’altro, che non ha sostenuto nessuno, perché il punto sollevato da Repubblica è piuttosto quello di aver più in generale sollecitato un incontro con Mancini…